C’è una cosa (forse più di una) che stride nella storia brutta delle
dichiarazioni di Beverati. Si, in effetti più d’una. Cominciamo dalla prima: i
Cinquestelle fanno il diavolo a quattro ponendo la questione, minacciando
(vivadio) esposti alla magistratura competente e mettendo, forse, in seria
difficoltà la maggioranza. Però si incontrano e trattano amabilmente con
Roberto Basso, assessore all’ambiente, e Paolo Gaudenzi, capogruppo tuttofare, su baratto amministrativo e consulte di quartiere.
Suona strano: come fa l’amministrazione più bellicosa e permalosa della storia
a trattare con chi ha aperto una delle falle più vistose dal suo insediamento a
oggi? Strano.
Ancora più strano l’intervento odierno sulla stampa amica (tutta) di
Beverati che si arrampica sugli specchi senza neanche avere ventose adeguate.
Però lo fa in solitaria. Ora, viste le accuse gravissime mosse verso l’assessore
a non si sa bene cosa, ci si sarebbe aspettata una levata di scudi della
maggioranza, un intervento del Sindaco a difesa del suo fido assessore, una
conferenza stampa della maggioranza intera a difesa della povera vittima dei
cattivissimi grillini. Invece Beverati parla da solo, inventa macchinazioni,
video manipolati (il video pubblicato dai 5Stelle non ha interruzioni) e una
sorta di complotto alle sue spalle.
Forse ha ragione Beverati: c’è un complotto, una congiura. Ma non dei
Cinque Stelle, bensì dei suoi. Del resto il succitato Gaudenzi cerca una collocazione
istituzionale rimpallando sul quadro politico come una pallina da flipper ormai da mesi (ultima, la farsa della nomina nel consiglio di amministrazione della Farmacia Comunale). Ha
tutta l’aria di essere una bella occasione, forse anche opportunamente
propiziata, per il gruppo di Ubaldi di guadagnare ulteriore spazio in
maggioranza. Beverati sembra essere stato scaricato dai suoi, in balia di se
stesso e delle onde da lui stesso provocate, in mezzo a una tempesta perfetta
galleggiando su un salvagente a paperetta. Intanto, forse, Ubaldi se la ride e
sogna un sogno concretizzabile: il suo fido Gaudenzi assessore. E questo
sarebbe il trionfo dell’ultradestra in mezzo a una amministrazione sedicente di
sinistra. Con tutta la disistima che ho per il vicesindaco, nel caso riuscisse bisognerebbe
riconoscere che ha fatto un capolavoro.
Luca Craia
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