venerdì 23 ottobre 2015

Ediana Mancini: non gioco più, me ne vado (col pallone).



Somiglia tanto alla scena di quando eravamo ragazzi e c’era quello che portava il pallone e voleva comandare lui e, se non riusciva nel suo intento, se ne andava portandosi via il pallone. Solo che, nel nostro caso, il pallone non è suo. Il Sindaco di Montegranaro probabilmente non si sta rendendo conto dell’immensa figuraccia che sta facendo con i suoi concittadini comportandosi in maniera così puerile nella questione “presepe”. Che poi, perché debba esistere una questione presepe, lo sa solo Dio e forse neanche lui. Quando si fa qualcosa di buono per la propria città alla fine certi tatticismi, certe prese di posizione sterili, certe stupidaggini dovrebbero passare in secondo piano. Ma così non è.
Le sta inventando tutte, Ediana Mancini, pur di mettere i bastoni tra le ruote all’organizzazione del presepio. Dopo aver cercato, con una manovra goffa e impacciata, di prenderne il controllo tramite la creazione di un’assurda consulta delle associazioni, alla quale hanno aderito solo quelle già allineate (allineate, termine desueto molto in voga durante la guerra fredda, pensa te), ora ci prova con la logistica, accampando scuse di una puerilità disarmante, così evidente che a rimarcarla mi sento stupido.
Il problema, ora, sarebbero i parcheggi: due giorni di parcheggi vietati in piazza Mazzini. Si preoccupa dei disabili, in questo caso, il Sindaco. Non se ne preoccupa quando i loro posti sono sistematicamente occupati da non disabili in ogni luogo del paese, Si preoccupa per i residenti che non possono parcheggiare sotto casa, ma non se ne preoccupa quando accade la stessa cosa, ma per un’intera settimana, a giugno per Veregra Street. SI preoccupa di uffici comunali costretti a stare aperti in giorni festivi per consentire la realizzazione del presepio, dimenticando che il censimento di Erode è avvenuto 2015 anni fa, quindi l’anagrafe la possiamo anche tenere chiusa, semmai serve qualcuno (pochi) che dia una mano, un piccolo investimento da parte del Comune per una bella cosa per la città.
Si preoccupa, il Sindaco. Ma non per le cose che dice. Si preoccupa perché nella sua mentalità (e in quella del resto della Giunta, mi pare di capire, altrimenti qualcuno la farebbe ragionare) non riesce a concepire che qualcuno si dia da fare solo per il piacere di fare una bella cosa, senza ritorni di sorta. Evidentemente nel suo modo di concepire l’impegno pubblico deve esserci per forza un tornaconto, altrimenti che lo fai a fare? E allora eccola qua che si affanna, scrive, la vedo agitatissima per questa cosa che non riesce a controllare, che non capisce. E, invece di gioire dell’impegno di tanti Montegranaresi, tutti a remare nella stessa direzione, si arrovella per trovare il sistema, se non per fermare tutto, per rendere le cose difficili, magari per minare la riuscita dell’impresa.
Politicamente è un atteggiamento suicida. Il presepe è molto amato a Montegranaro e mettersi di traverso per impedirne o rendere difficoltosa la realizzazione non ha un grande ritorno di immagine, per parlare in termini a lei ben comprensibili. E, tornando alla metafora iniziale, se si va via portandosi dietro il pallone, bisogna ricordarsi che sugli spalti c’è un bel pubblico che ci potrebbe rimanere molto male.

Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento