Trovo gravissime le affermazioni del Sindaco di Montegranaro pubblicate
oggi sul Corriere Adriatico. Esprimono in maniera chiara e limpida un intento
che, agli addetti, era già abbastanza evidente: quello di affossare il Presepe
Vivente dopo il fallito tentativo di prenderne i controllo. E nel farlo, il
nostro Sindaco, non lesina offese e insulti a chi ha aderito all’Ente Presepe
che, ricordiamolo, è sì nato pochi giorni fa ma che ha avuto una gestazione
lunga quasi un anno. In questo Ente sono confluite 19 associazioni, possiamo
affermare che sono le più importanti e attive in paese. Il Sindaco spara a zero
su di esse e sui componenti il Consiglio Direttivo dell’Ente. Ma spara a zero
anche sul Presepe, mortificando gli sforzi di chi, per quattro mesi all’anno,
si spacca la schiena, sacrifica il tempo libero, investe in una attività che dà
lustro alla città e ne rafforza il senso si comunità. Ricordiamolo: l’anno
scorso si sono impegnate oltre 500 persone nel realizzare il Presepe. Il
Sindaco, oggi, le ha mortificate tutte. LA dichiarazione è chiarissima: non ci
sarà collaborazione da parte del Comune con quella che viene definita “una
iniziativa privata”. Credo che, nel direttivo dell’Ente, siamo tutti determinati
ad andare avanti qualsiasi cosa accada ma, qualora non riuscissimo e il Presepe
naufragasse, sappiamo in maniera evidente di chi sia la responsabilità.
Del resto, mentre il Sindaco si affannava per offrirci questo fulgido
esempio di lungimiranza e amore per la propria città, il Vicesindaco, sulla sua
pagina Facebook, discuteva amabilmente con un personaggio dell’associazionismo
legato a doppio filo con la maggioranza, che candidamente affermava, confermato
dallo stesso vicesindaco, un principio che ora appare chiaro: l’Amministrazione
Mancini sostiene le associazioni che si assoggettano al suo volere, le altre se
la cavino da sole, non importa il valore di quello che fanno. Direi che è
sufficientemente spaventevole.
Abbiamo assistito al fallimento misero e imbarazzante del tentativo di
creare una consulta delle associazioni controllata dal governo della città.
Questo giunge dopo un anno in cui si è affossata la Proloco, si sono create
crepe importanti nel tessuto sociale, si è tentato di distruggere tutto quello
che non era controllabile. Non si capisce quale sia il vantaggio che l’amministrazione
comunale possa trarre da questo modus operandi ma questo diventa sempre più chiaro,
anzi, dichiarato ed è sconcertante. Ho avuto i brividi nel leggere le parole
della Mancini sul giornale, più di quelli che mi danno quelle di Ubaldi, alle
quali ormai comincio ad assuefarmi. Siamo di fronte ad una prepotenza
istituzionale mai vista, a un concetto di governo non con lo scopo di servire
ma di comandare. Questa amministrazione durerà, forse, per altri tre anni e
mezzo. Già stiamo cominciando a raccogliere i cocci. A fine mandato cosa
resterà in piedi di quello che c’è di buono a Montegranaro?
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento