Il Primo Maggio al parco fluviale, festa delle associazioni organizzata con il coordinamento della Proloco. |
Mi preoccupa la smania dell’amministrazione
comunale per la creazione di questa fantomatica “consulta delle associazioni”.
Mi preoccupa perché non riesco a capire a cosa serva e a cosa miri il sindaco
che sta premendo tanto per inserire il Comune nell’organizzazione di eventi per
i quali il Comune dovrebbe solo prestare collaborazione. Quando la politica
mette mano a certe cose non c’è mai nulla di buono, e questo chi fa
associazionismo da anni come me lo sa benissimo. E qui è proprio la politica a
entrare a gamba tesa in un campo dal quale dovrebbe tenersi ampliamente alla
larga.
Si dice che si vuole coordinare.
Bene, ma serve una consulta? C’è già la Proloco, coordini la Proloco. La
Proloco che è stata sfasciata e smembrata nel giro di pochi mesi proprio dall’opera
politica dell’amministrazione Mancini (e non come vuole far credere il buon
Marco Pagliariccio sul Corriere Adriatico dall’eccessiva “forza e vitalità di
enti e associazioni”). La Proloco è stata annientata dai tentativi di
controllarla da parte della politica (in particolare dalla maggioranza stessa)
e di personaggi a essa legati. Ma può risorgere, se lo vogliamo. Non ha senso,
quindi, creare un accrocco, senza alcun altro scopo che quello di controllare
politicamente l’operato delle associazioni, quando basterebbe ridare forza alla
stessa Proloco che potrebbe fungere non da organizzatore di eventi, data la
massiccia presenza di associazioni attive, ma da coordinatore e punto di
riferimento.
Poi c’è il punto del divieto di
ingresso, in questa consulta, di personaggi che ricoprono ruoli istituzionali. È
un malcelato tentativo di gambizzare Mauro Lucentini che coordina con successo
la realizzazione del Presepio Vivente ma che è anche consigliere di opposizione. C'è preoccupazione, evidentemente, per la visibilità che Lucentini ottiene da questo ruolo associativo, ma come si può impedire a un consigliere comunale di occuparsi di associazionismo? La scusante è, udite udite, tenere fuori
la politica dall’associazionismo. Inizi subito l’amministrazione
comunale, allora, a mettere in pratica questo principio. SI faccia da parte e
lasci fare le associazioni. Magari suggerisca e dia indicazioni, come il ridare
forza e ruolo alla Proloco, ma smetta una volta per tutte di cercare di
controllare l’unica cosa che davvero funziona a Montegranaro: il volontariato.
I danni già fatti sono notevoli. Direi che è ora di fermarsi.
Luca Craia
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