La seconda assemblea delle associazioni montegranaresi tenutasi ieri
sera ha sancito da un lato la nascita della “consulta” delle associazioni e
dall’altro l’aborto di ogni idea di controllo delle stesse da parte dell’amministrazione
comunale. La consulta in qualche modo c’è, anche se basterebbe un database per inserire
gli eventi e non una riunione di due ore. Infatti, in realtà, la consulta si
riduce a una calendarizzazione concordata (ma non vincolante e, quindi, di
scarsa utilità) degli eventi programmati dalle associazioni cittadine. Per il
resto non esiste alcun tipo di coordinamento e, questo, è quello che voleva la
stragrande maggioranza delle associazioni che l’aveva chiesto in maniera
inequivocabile nel corso del primo incontro.
Un Sindaco sorridente ma visibilmente nervoso ha presieduto la
riunione circondata da vicesindaco e assessore al centro storico. Mezza giunta
a gestire una riunione strettamente tecnica alla quale sarebbe stato più
consono avesse fatto da moderatore il dirigente alla cultura. Un mistero il perché
di tanto schieramento politico. Forse si avevano altre mire, un lumicino di
speranza di ottenere qualcosa di più dalle associazioni che, invece, hanno
ribadito la propria totale autonomia ferma restando la volontà di collaborare.
Allo stesso dirigente alla cultura Nuciari è stata affiancata la
neo-nominata consigliere comunale Laura Latini, il cui ruolo non è esattamente
chiaro: se si tratta semplicemente di stilare un calendario degli eventi è
sufficiente un foglio Excel. In quanto ai rapporti coi sodalizi, Nuciari se l’è
sempre cavata egregiamente da solo ma il suo ufficio ultimamente sembra sempre
più affollato, come se i timori di qualche tempo fa, che si volesse in qualche
modo limitarne l’autonomia, tanto infondati non fossero. Vedremo.
Ubaldi tacito ha ammirato il pavimento della Sala Convegni di Palazzo
Francescani tutto il tempo. Beverati un po’ più loquace ma un tantino
imbarazzato, la Mancini ha condotto quasi da sola ma denunciando un certo
nervosismo, specie quando si è trattato di parlare di Presepe Vivente con quel
Lucentini tanto osteggiato negli ultimi tempi e per combattere il quale è
sembrato a molti che fosse nata l’idea della consulta. Ma Lucentini gode del
sostegno di tutte le associazioni aderenti all’Ente Presepe e, quindi, di quasi
tutte quelle che lavorano a Montegranaro. Da qui la capitolazione: il Presepe
si farà in due giorni, il 26 e il 27 dicembre, e godrà del sostegno, anche se
dato a denti stretti, del Comune di Montegranaro.
Il nervosismo del Sindaco come si spiega? La mia idea è che fosse
dovuto alla difficoltà, qualora qualcuno glie ne avesse chiesto conto, di
spiegare la lunga serie di battute acide sul presepe che, sinceramente, hanno a
dir poco infastidito le associazioni organizzatrici, perché sentirsi
ripetutamente accusare di essere politicizzati non fa piacere a nessuno, a
parte quelli che politicizzati lo sono davvero. Così, a fine riunione, lo
spettacolo di vedere la platea dividersi tra buoni e cattivi, con i cattivi
occupare quasi tutta la sala in un clima di grande distensione a cordialità e i
buoni, quelli nelle grazie della giunta, in un angolino. Triste, ma questi sono
i risultati della politica portata avanti fin qui. Speriamo si cambi.
Luca Craia
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