Mi ha fatto particolarmente male apprendere dell’effrazione in una
casa del centro storico, primo perché a quella casa sono affezionato, l’ho
frequentata e volevo bene agli anziani che ci vivevano fino a qualche anno fa,
poi perché è il segnale di come Montegranaro, e in particolare il suo centro
storico ma non solo, stia andando alla deriva nonostante i palliativi del
genere videosorveglianza che servono più all’autocelebrazione dei nostri
politici che a frenare i fenomeni criminosi.
Sono entrati usando una delle tante impalcature che sorgono nel quartire e hanno buttato per aria tutto. Non so
cosa abbiano rubato ma certo non ci si poteva aspettare che, in una casa
disabitata da anni, si potessero trovare oggetti di valore particolare. Siamo
di fronte ai soliti delinquentelli da quattro soldi, quelli che vanno cercando
spicciolini per farsi le canne o solo l’ebrezza della bravata, del pericolo,
dell’infrangere le regole. Ma sono episodi frequenti e sempre più preoccupanti.
Altra considerazione: non ha sentito niente nessuno, eppure siamo a
pochi metri da piazza Mazzini. Come mai? Forse perché nel centro storico i
residenti calano anno dopo anno e in quella zona non risiede quasi più nessuno?
Forse perché la piazza non è più frequentata e di notte è il deserto dei
Tartari? Il centro storico sta diventando terra di nessuno, luogo ideale per
balordi, delinquenti, gente che non voglia essere vista e notata. Un luogo sempre meno sicuro. E questa è
una cosa che non si può risolvere mettendo una telecamera qua e una là. Ci
vuole un progetto, un progetto che non c’è.
Luca Craia
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