Avendo ricevuto la lamentela da parte di un socio dell’associazione
Amici della Musica circa il fatto che io non abbia citato la suddetta
associazione in un testo comparso qualche giorno fa su questo blog, quando tracciavo
una sinteticissima cronistoria della banda Omero Ruggieri, vorrei prima di
tutto scusarmi con lui e con la sua
associazione, ma la mancata citazione era dovuta esclusivamente alla necessità
di essere breve perché il punto del discorso era un altro, ossia la necessità
per la sopravvivenza della stessa banda, di reperire fondi. Con l’occasione,
però, sono andato a documentarmi bene su quali siano stati i passaggi dalla
fondazione della Junior Band alla creazione dell’associazione attuale e qui voglio
ricostruirne, pur sempre brevemente, la storia.
La Junior Band nasce nel 2006, quando l’allora dirigente scolastico
della scuola primaria montegranarese, che poi diventerà dirigente dell’IC,
Annalena Matricardi, riesce a intercettare dei fondi del Ministero della
Pubblica Istruzione, per un ammontare di circa € 15.000 spalmati in tre anni,
tramite la presentazione di un progetto di educazione musicale denominato,
appunto, Junior Band. Da lì è partito un progetto che, per i primi anni, è
stato completamente gestito dalla scuola.
Terminati i fondi, però, si presenta il problema di come proseguire.
L’allora assessore alla cultura, Graziano Di Battista, viene a sapere di alcuni
fondi dell’ANCI destinati ad associazioni che svolgono attività di educazione
musicale. I fondi non possono essere richiesti dal Comune o dalla scuola ma
solo da associazioni di privati. Per questo il funzionario alla cultura Nuciari
interpella l’associazione che, secondo logica, deve essere la più adatta a
questo scopo: gli Amici della Musica. Questi riescono a ottenere i fondi
richiesti con i quali comprano strumenti e finanziano le lezioni della Junior
Band per più di un anno. Gli strumenti rimarranno di proprietà
dell’associazione Amici della Musica finchè non verrà, poi, costituita la banda
stessa in associazione e, quindi, verranno donati a quest’ultima.
Finiti, però, i fondi reperiti tramite l’ANCI e gli Amici della Musica,
la Junior Band non ha di che continuare. La scuola, che nel periodo di
“gestione” degli Amici della Musica si è sentita tagliata fuori dai giochi
anche in maniera piuttosto rude, ora fa fatica a dover riprendersi gli oneri
della gestione, anche perché non è facile andare a reperire fondi da un momento
all’altro. La dirigente fa quello che può, organizza lotterie ed eroga fondi nei limite del possibile, ma i soldi non bastano. Così nasce
l’esigenza di costituire un’associazione che cerchi fondi per poter continuare
a far funzionare la cosa e gestisca i contributi che giungono dagli stessi
genitori. Nasce così l’associazione musicale Banda Omero Ruggieri, costituita
dai genitori dei ragazzi che suonano nella Junior Band che cominciano a tirare
fuori soldi di tasca propria per sostenere le ingenti spese di gestione. Mi
faccio un punto di onore di essere stato forse il primo a spingere per la
creazione dell’associazione e di aver scritto lo statuto della stessa.
Oggi le difficoltà sono enormi: i genitori pagano una quota mensile ma
non è sufficiente. Gli Amici della Musica hanno provato a sostenere il progetto
con delle iniziative, ad esempio organizzando un concerto il cui ricavato è
stato devoluto alla Banda, ma si trattava di poche centinaia di Euro. La
scuola, con il pensionamento di Annalena Matricardi, ha smesso di erogare fondi,
almeno per il momento. Il Comune, l’anno scorso, ha sì dato una sede
provvisoria all’associazione, ma in cambio ha chiesto e ottenuto le esibizioni
della banda gratuite, quindi una sorta di pagamento dell’affitto. Oggi sembra
abbia stanziato 1000 Euro, che sono davvero una goccia nel mare.
La banda ha grandi spese da sostenere, prima fra tutte il pagamento
delle parcelle degli insegnanti, ma vanno considerati gli acquisti degli
strumenti, le attrezzature, le divise, gli spostamenti. Tutto ciò ora grava
sulle spalle dei soci, che sono i genitori dei ragazzi. Ma non si può pensare
di andare avanti così a lungo. La Banda è un bene prezioso per Montegranaro e
per crescere ha bisogno di aprirsi a nuove iscrizioni, di accrescere il numero
dei ragazzi, quindi servono altri insegnanti con ulteriore aggravio di costi.
Finchè la città di Montegranaro non comincerà a considerare la Banda come un
bene comune, questa sarà sempre a rischio chiusura. E sarebbe davvero un
peccato, dopo tanto impegno e sacrifici.
Luca Craia
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