Ricevo e pubblico.
Sulla
questione degli alloggi popolari di Montegranaro sta nascendo un simpatico
teatrino, dove alcuni fungono da comparse ed altri muovono i fili stando dietro
le quinte.
Abbiamo
riflettuto sulla proposta avanzata dal Presidente del Consiglio Antonelli, sul
fatto cioè di ridiscutere il regolamento che fissa i criteri di assegnazione
delle case popolari e siamo pronti fin da subito a sederci intorno ad un
tavolo, dove si possano concertare nuovi criteri che salvaguardino prima di
tutto i cittadini italiani.
Al
Presidente Antonelli diciamo che avrà tutto il nostro sostegno e lealtà nella
formulazione di una nuova proposta e ricordiamo anche che questo problema lo
sollevammo già con la precedente amministrazione (infatti la delibera
consiliare del regolamento riporta la mia assenza nel momento della votazione)
e lo abbiamo ribadito con forza all’amministrazione Ubaldi-Mancini al momento
delle assegnazioni degli alloggi dell’ex ospedale.
Intanto c’è
un problema di fondo, che consiste nel fatto che nell’approvazione del progetto
Contratti di Quartiere II, di cui fui promotore ed artefice e per mezzo del
quale la struttura dell’ex ospedale è stato rimesso a nuovo (fondi per € 1.736.000
fra parte pubblica e privata), prevedeva che i 5 appartamenti di proprietà
comunale fossero assegnati alle Forze dell’Ordine. E su questo tutto tace.
Al “soccorso
rosso” messo in campo dalla Cgil, che parla di stravaganze reazionarie, di
foresta razzista e xenofoba e di nemici, rispondiamo che NOI sappiamo bene chi
sono gli ultimi e chi sono i primi nella scala sociale e conosciamo anche le
famiglie economicamente svantaggiate, che spesso, per dignità, non ricorrono ai
servizi sociali, spesso impegnati con lunghe file di extracomunitari. Di Cosmo
stia sereno, che Montegranaro ed i montegranaresi conoscono bene la propria
identità e le proprie radici, che sono quelle del lavoro, del sacrificio, della
famiglia e del volontariato, e non abbiamo bisogno di lezioni di morale da chi
probabilmente ha le spalle coperte da un apparato, la Cgil, che oramai è
diventato solo un costo per l’Italia e di nessuna utilità per i lavoratori. E’
quantomeno inopportuno che l’unica sigla sindacale ad aver stipulato una convenzione
PAGATA da noi cittadini per lo svolgimento delle pratiche dei bonus alle
famiglie bisognose (prima si facevano in comune ed erano gratis), intervenga a
gamba tesa in un dibattito tutto interno al consiglio comunale e prenda le
parti non si sa bene di quale burattinaio. Me ce lo immaginiamo.
La proposta
del Presidente Antonelli è meritevole di attenzione proprio perché va verso la
direzione di contrastare la formazione di ghetti, come lo è diventato quello
del centro storico di Montegranaro, paese che si è sempre contraddistinto in
tema di accoglienza e volontariato.
Antonelli
vai avanti con questa proposta e non ascoltare chi vuole solamente spostare il
problema su altri fronti. Noi ci siamo.
IL CONSIGLIERE COMUNALE
Geom. Mauro Lucentini
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