Nella foto i lavori di ristrutturazione dell'edificio dell'ospedale vecchio di Montegranaro, dove sono stati realizzati 8 alloggi popolari tutti assegnati a cittadini extracomunitari. |
Walter Antonelli, Presidente del Consiglio Comunale di Montegranaro, è
sempre stato una voce fuori dal coro pur rimanendo in maggioranza. Molte sono
le sue iniziative che lo distinguono dal resto della compagine amministrativa
guidata da Ediana Mancini e spesse volte si è trovato in netto contrasto coi
suoi colleghi consiglieri di maggioranza. Oggi intraprende un’iniziativa che,
probabilmente, creerà qualche nuovo malumore nello schieramento che governa il
paese ma che, a mio modesto parere, era necessaria e urgente, anche se nessuno
aveva il coraggio di proporla forse per tema di essere tacciato di razzismo o
xenofobia, cosa che accade ogni qualvolta si toccano questi temi.
Si tratta della proposta di modifica del regolamento comunale che
regola l’assegnazione degli alloggi popolari a Montegranaro. Antonelli ha
inviato a una proposta a tutti i consiglieri eletti perché si metta mano a tale
regolamento “in modo da aumentare il peso
della residenza, al fine di evitare che solo la categoria degli
extracomunitari siano assegnatati di alloggi popolari, come avvenuto
recentemente creando un doppio danno: aumentare la xenofobia degli italiani verso
tale categoria e creare dei ghetti che impedisce una vera integrazione”.
Esiste infatti la possibilità, del resto già nota da tempo, che si
assegni un punteggio importante, e che possa diventare essenziale,
relativamente agli anni di residenza nel Comune. L’aumento del peso di questo
punteggio ha già dato risultati apprezzabili a Perugia e in un paio di comuni
marchigiani. Inoltre la stesse legge regionale nr. 22 del 27/12/2006 da una
certa discrezionalità nell’assegnazione di punteggi che potrebbero impedire la
monopolizzazione degli alloggi popolari da parte di cittadini extracomunitari.
L’intento di Antonelli è lodevole perché potrebbe risolvere due
problematiche importanti: ristabilire l’equilibrio tra italiani e stranieri in
questo campo in cui i secondi sono con ogni evidenza favoriti e limitare, come
dice lo stesso Presidente del Consiglio, ulteriori elementi che possano
scatenare atteggiamenti xenofobi. L’integrazione dell’immigrato passa anche
attraverso la parificazione dei diritti con quelli degli Italiani e certamente
non creando svantaggi a questi ultimi.
Ora vedremo quale sarà, se ci sarà, la reazione delle altre forze
politiche che, fino a oggi, su questo punto hanno sempre glissato. Sarà anche interessante vedere quale
atteggiamento prenderà l’ultradestra sinistroide di Ubaldi che dovrebbe, almeno
in linea di principio, concordare con le tesi di Antonelli, sempre che non sia
divenuta troppo di sinistra. Osserveremo con attenzione.
Luca Craia
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