Vorrei fare una brevissima analisi della situazione del centro storico
montegranarese allo stato di oggi. Me ne occupo da decenni ma la mia azione si
è intensificata nel 2009 con la nascita del blog L’Ape Ronza che, tra i vari
argomenti trattati, ha sempre posto la questione del degrado del nostro centro
storico come prioritaria e principale. Ho lavorato nell’associazionismo
culturale per rivalutare il nostro patrimonio artistico e storico, ma sempre
con l’occhio rivolto verso le problematiche della città vecchia e cercando,
tramite il recupero culturale delle nostre radici, di portare nuova linfa al
morente quartiere antico.
Ebbene, ad oggi devo dire che non ho, anzi, non abbiamo ottenuto
nulla. Nel senso che, se all’inizio la spinta era forte e potenzialmente in
grado di produrre effetti, col tempo si è affievolita anche per una sorta di
assuefazione da parte degli stessi cittadini montegranaresi. Va anche detto
che, nel frattempo, il degrado si è esteso ad altri quartieri e oggi Montegranaro
vive una situazione di profondo disagio urbanistico dove il centro storico è,
comunque, la problematica più seria.
Non abbiamo prodotto un grande risultato. Questo per molti motivi, il
principale dei quali è forse il forte e costante inquinamento dell’azione
spontanea e popolare da parte di personaggi legati alla politica che hanno
condizionato i rapporti tra le persone e la loro azione. La continua tessitura
di trame da parte di taluni personaggi che hanno giocato con la questione per
trarre vantaggio politico e visibilità ha deteriorato l’entusiasmo con cui, nel
2010, nascevano tante iniziative per rilanciare il centro. Oggi queste persone
sono, fortunatamente e finalmente, piuttosto emarginate dal panorama del volontariato
associativo e forse possono esserci i presupposti per riprendere qualche buona
iniziativa.
Nel frattempo, però, c’è la politica che, se ha sempre fatto poco e
male, oggi fa niente e peggio. A parte le comparsate sui giornali di qualche
assessore che si bea di proposte illusorie fatte nell’assenza di un progetto
globale, assistiamo a un disinteresse pressochè totale da parte degli amministratori
verso il problema, forse troppo complesso e sicuramente poco remunerativo da un
punto di vista elettorale. Così, a parte le case a 1 € tanto sbandierate ma
sostanzialmente naufragate, le politiche per il contenimento dei piccioni mai
decollate, tocca constatare che, nonostante ci sia una delega specifica con
tanto di assessorato per il centro storico, l’attuale amministrazione propone
il nulla, non ha un progetto, non ha la minima idea di che fare sempre che si
sia mai posto il problema. Forse è il caso che i cittadini tornino ad
arrabbiarsi.
Luca Craia
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