Ormai non dovrebbero sorprendere più i toni di Sindaco, Vicesindaco e, talvolta, del Presidente della Provincia nonchè Assessore ai Lavori Pubblici,
eppure ogni volta rimango basito nel leggere le loro esternazioni sui giornali. Oggi è il caso della risposta al
Presidente del Consiglio Comunale che l’altro ieri ha inviato a stampa e a me
un comunicato molto critico nei confronti della maggioranza alla quale (ancora)
appartiene. Le parole di Walter Antonelli, però, seppur aspre e dure, non sono
mai scese nel personale, cosa che, invece, immancabilmente fanno Sindaco e
Vicesindaco rimarcando addirittura che il Presidente non risieda a
Montegranaro.
In realtà il quesito politico che viene posto è legittimo e ce lo
stiamo chiedendo in molti: Antonelli appartiene ancora alla maggioranza? Credo
e spero che l’interessato chiarisca la sua posizione quanto prima, ma legare la
sua appartenenza alla coalizione con la carica di Presidente del Consiglio è inconcepibile.
Si è dato l’incarico per competenze e stima nella persona o per calcoli di
spartizione di poltrone? Si era detto che contavano le qualità. Non credo,
quindi, che le competenze di Antonelli vengano meno perché non è più d’accordo
con le linee politiche della maggioranza. A meno che non siamo di fronte alla
solita lottizzazione, cosa che sembra piacere molto a questo schieramento, in
primis al Vicesindaco, in costante ricerca di poltrone per i suoi.
Del resto è da tempo che la posizione di Antonelli viene messa in
discussione, tanto che lo stesso Ubaldi non ha esitato nemmeno di fronte all’assise
del Consiglio Comunale, e al pubblico presente e che seguiva da casa, a partire
con una sfuriata pesantissima verso il Presidente. Ora ci sarebbe da chiedersi
se sia nato prima l’uovo o la gallina, cioè se Antonelli non sia più gradito
come presidente perché in disaccordo o se sia in disaccordo perché non più
gradito. Sarà difficile chiarire il dilemma, fatto sta che la sua carica di
Presidente, se vogliamo essere ligi agli intenti dichiarati anche in campagna
elettorale, non può essere messa in discussione neanche se dovesse abbandonare
la maggioranza. Poi, ovviamente, faranno come gli pare, come sempre.
Luca Craia
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