Nel numero natalizio di Caffè Democratico c’è un piccolo articolo a
firma del segretario del PD montegranarese nonché assessore all’ambiente,
Roberto Basso, che ci spiega come funziona il baratto amministrativo di cui tanto
si parla. La spiegazione esula un po’ troppo dal tecnico e non è poi così
esauriente come ci si potrebbe aspettare ma, visto che siamo ancora piuttosto
lontani dalla definizione delle modalità con le quali verrà attuata questa
forma di cooperazione sociale, possiamo accontentarci.
Mi ha fatto sorridere, però, l’incipit di Basso che dice testualmente:
“il percorso è iniziato con la collaborazione del gruppo di opposizione del
Movimento 5 Stelle”. Ma come? Non era partito tutto dal Movimento 5 Stelle che
avevano proposto all’amministrazione comunale l’adozione del baratto
amministrativo? Io così sapevo. Invece qui pare che l’idea sia partita dal
Basso e poi i Cinquestelle, bontà loro, si sono prestati a collaborare, non si
capisce come.
Non sarà che siamo alle solite? Con la pratica dello sport più
diffuso, quello di mettere il cappello sulle idee degli altri, quello di
appendersi la medaglia? Alla fine poco conta, l’importante è che, poi, le cose
si facciano. Però, fossi uno dei Cinquestelle, un po’ di fastidio, questa cosa,
me lo darebbe.
Luca Craia
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