È di questi giorni la notizia,
trapelata da ambienti scolastici, che vi sarebbero delle nuove disposizioni, da
parte del Comune, per l’utilizzo dell’impianto principale del palazzetto dello
sport da parte degli insegnanti di educazione fisica, perché lo stesso sarebbe,
per la maggior parte del tempo, in uso a una società sportiva. In pratica l’uso
del palazzetto sarebbe interdetto alla scuola dal martedì al sabato dalle ore
10,00 alle 12,00. Questo significa che, essendo normalmente due le ore di
ginnastica ed essendovi quindici classi, soltanto cinque potrebbero svolgere
lezione presso la palestra numero 1, mentre le altre dovrebbero scendere nel
seminterrato, nella palestra numero tre (la due sembra sia inagibile).
A questo punto, sentite anche alcune lamentele che già circolano tra i
genitori, mi pare lecito domandarsi perché si prediliga una società sportiva a
discapito dei nostri giovani. La società sportiva potrebbe tranquillamente
utilizzare l’impianto di pomeriggio, oppure potrebbe essa stessa scendere nel
seminterrato per gli allenamenti o utilizzare al mattino l’impianto di Santa
Maria.
Altra domanda che si pongono
alcuni genitori è circa la salubrità dell’ambiente della palestra seminterrata
e la sua relativa agibilità. Certo che, a spanne, far fare ginnastica ai nostri
ragazzi in un sotterraneo, oltretutto sporco e malmesso, perché la struttura
migliore è occupata da un privato, mi pare un tantino fuori logica. Ma è evidentemente
una questione di priorità politiche.
Luca Craia
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