Più ci penso e meno capisco il mio sindaco. E quando dico mio intendo
mio, anche se non l’ho votata, perché, una volta che diventi sindaco, sei il
sindaco di tutti, anche di quelli che non la pensano come te, anche di quelli
che ti criticano, anche di quelli che non fanno quello che piace a te. Una
persona matura e intelligente come il nostro sindaco dovrebbe ben sapere questo
elementare postulato ma, a quanto pare, lo ignora.
Capisco che il non aver potuto controllare il Presepe, nonostante i reiterati
tentativi di metterci le mani dentro (ricordiamo, sopra tutto, la patetica
invenzione, fortunatamente naufragata, della “consulta delle associazioni”)
possa aver innescato qualche rodimento, ma dal primo cittadino mi aspetterei un
profilo un po’ più alto. E passi che, per i suddetti rodimenti, si preferisca
passare le feste a Roma, anche se un sindaco dovrebbe avere, volente o nolente,
altre priorità (non te l’ha comandato il medico di fare il sindaco), ma andarlo
candidamente a dichiarare alla stampa è di un’ingenuità disarmante. E,
comunque, una rappresentanza della giunta ci poteva essere all’inaugurazione
dell’odiato presepe, magari uno degli assessori che contano poco, che so, un
Beverati, una Strappa. Magari per prendersi, con un po’ di opportunismo, la
propria dose immeritata di applausi.
L’assenza si è notata, e forse era quello che si desiderava. Me li
vedo riuniti in conclave proprio a ragionare e a dirsi “mi si nota di più se ci
sono o se non ci sono?”. Decisamente se non ci sei. E si è notato. E a notarlo
sono stati i cittadini di Montegranaro, quelli che si sono spaccati la schiena
per realizzare l’evento più grande e corale che Montegranaro ricordi, e che
magari hanno anche votato chi li ha così sbeffeggiati. Un velo pietoso meritano
le parole del vicesindaco, per quanto ritirate in fretta e furia in maniera a
dir poco risibile. Sono il massimo dell’offesa nei confronti della città tutta,
per le quali Ubaldi, ribadisco, dovrebbe fare un passo indietro chiedendo scusa
e rimettendo il proprio mandato a persona più dotata di buon senso e rispetto.
Poi c’è la bugia, quell’immensa e consapevole bugia del volantino del
presepe “infarcito” da quello di Viviamo Montegranaro. Ci sono prove che
testimoniano il contrario. L’unica cosa vera è che la distribuzione è avvenuta
in contemporanea, ma insieme, tra l’altro, a Caffè Democratico del Pd e ad altro
materiale di ogni genere. Creare una polemica su questo, anzi, chiamarlo a
pretesto per giustificare l’assenza e l’atteggiamento bellicoso e belligerante
è scandaloso, vergognoso, indegno.
Si pensi piuttosto a come si è lasciato il centro storico prima dell’evento.
La pulizia era l’unico impegno che il Comune s’era preso, come se pulire fosse
una mansione straordinaria. Ebbene, non hanno fatto nemmeno quello, si sono
limitati al passaggio della spazzolatrice che, però, non carica i sacchi di
indifferenziata abbandonati sulla strada dai soliti trogloditi e non scrosta il
lastrico dal guano di piccione. Poi si farà polemica su qualche goccia di cera
caduta a terra dalle torce del presepio, come è avvenuto l’anno scorso.
E precisiamo, una volta per tutte e tanto per tacitare le solite
lingue malevole e velenose, che il Presepe non è costato un centesimo alla
collettività. Il Comune non ha tirato fuori un soldo.
Credo che abbiamo toccato davvero il fondo, dimostrando quanto questa
amministrazione comunale sia inadeguata. In toto. Il silenzio che stiamo osservando
in questi ultimi due giorni, dopo le esternazioni di sindaco e vicesindaco, è
pieno degli echi delle cattiverie e delle meschinità pronunciate e fatte. E
nulla fa presagire che si cambi registro in futuro, se questa è la forma mentis
di queste persone. Buon 2016, Montegranaro, speriamo bene.
Luca Craia
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