Chiama l’adunata delle opposizioni, Mauro Lucentini, coordinatore
della Lega Nord a Montegranaro e consigliere del gruppo ViviAmo Montegranaro. E
fa bene, specie in questo momento in cui la maggioranza mostra qualche crepa
interpretabile come strutturale. L’unità dell’opposizione, almeno su temi
fondamentali, è importantissima perché l’azione di controllo e di rettifica, a
cui la minoranza è tenuta istituzionalmente, sia efficace.
Personalmente credo che l’opposizione debba fare l’opposizione. La
linea di principio secondo la quale l’opposizione dovrebbe essere costruttiva,
votando provvedimenti condivisibili e non votando quelli non condivisibili, è buona
cosa quando il governo è buono. Quando si ravvisa che il governo, per sua
impostazione, è tendenzialmente dannoso per la collettività, l’opposizione deve
essere incalzante. È quello che ho spesso rimproverato al Movimento 5 Stelle in
quanto ritengo che l’attuale governo di Montegranaro stia davvero creando
situazioni dannose le cui conseguenze pagheremo per anni.
Quindi vedo con favore l’iniziativa di Lucentini anche se non nascondo
qualche perplessità non tanto sulle motivazioni quanto sull’attuazione pratica.
Sarà molto difficile, infatti, trovare un accordo con le altre anime della
minoranza, per primi i Cinquestelle, appunto, che dopo l’ultimo Consiglio
Comunale (ma anche prima) sono molto impegnati ad imputare antiche
responsabilità a chi ora è all’opposizione come loro e forse meno impegnati a
incalzare chi governa oggi. Ma sarà anche difficile dialogare costruttivamente
con Gianni Basso, sia per antiche ruggini (fu Basso a far cadere Gismondi) sia perché
Basso sembra piuttosto tentennante tra il giocare il suo ruolo di minoranza e
quello di fare da puntello all’occorrenza per la maggioranza.
Forse, paradossalmente, sarà più facile creare i presupposti per un’azione
comune con gli ex. Sel si è posta in una posizione molto critica nei confronti
dell’amministrazione Mancini e, anche se ufficialmente non è propriamente
definibile opposizione, sembra piuttosto votata a dare filo da torcere agli ex
colleghi. Il Presidente del Consiglio Antonelli ha idee piuttosto chiare su
alcuni temi specifici come la sanità o il sociale, e queste idee lo mettono
costantemente in contrasto con la sua maggioranza. Non è un ex, non ancora ma,
dopo le esternazioni del Vicesindaco e la diatriba epistolare con Sindaco, mi
aspetterei una sua uscita dalla maggioranza a breve. E in minoranza il ruolo di
Antonelli può essere fondamentale, sia per le proposte sia per il peso
politico.
Ha un duro lavoro da fare, Lucentini, se vuole creare un’alternativa
credibile. Pare quasi una missione impossibile. Ma fare opposizione in maniera
più incisiva di come è stato fatto fino a ora si può e si deve.
Luca Craia
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