Eppure solo
pochi anni fa vi fu posta una lapide commemorativa, una lapide appiccicata ad
uno dei simboli della memoria corta dei Montegranaresi. Le foto che vedete
testimoniano lo stato di abbandono di quella che è la casa natale di San
Serafino, il santo patrono di Montegranaro, a cui ogni ottobre tributiamo tutti
gli onori e la nostra devozione ma che poi dimentichiamo per il resto
dell’anno.
La casa, di
proprietà privata ma che dovrebbe essere interesse di ogni cittadino
montegranarese, versa in condizioni pietose anche se non è accomunabile agli
stabili pericolanti che pure sono numerosi nel centro storico. Il fabbricato,
sito in via Solferino, ha subito numerosi rimaneggiamenti tanto che oggi di
quella che era la dimora della famiglia del Santo non è rimasto altro che il
suolo su cui era eretta e l’edificio che lo occupa è tutt’altra cosa di quello
che fu. Ciononostante, a giudicare da come festeggiamo e glorifichiamo il
nostro patrono nella data della sua ricorrenza, la casa dovrebbe essere tenuta
in grande considerazione dai concittadini di San Serafino. Invece eccola qua,
abbandonata e dimenticata.
E quella
lapide, posta nel 2004, è il simbolo assoluto di come sia corta la nostra
memoria e strano il nostro attaccamento alla nostra storia, alle nostre radici
e alla nostra cultura, sia essa rappresentata dal nostro amato Patrono sia essa
il nostro martoriato centro storico.
Luca Craia
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