Non ha torto Roberto Basso, assessore all’ambiente di Montegranaro,
quando afferma, sul suo profilo Facebook, che il Comune non sceglie la ditta
che vince la gara per la racconta dei rifiuti, specie se la gara è una gara
importante, da sei milioni di Euro. In effetti, una volta fatto il bando, i
giochi sono fatti e la ditta che vince ha vinto, ti piaccia o non ti piaccia. Il
lavoro va fatto bene prima, quando si studia e si redige il bando.
Il bando in questione è stato redatto da professionisti, pagati
profumatamente per farlo. Per cui è qui che Basso mi stupisce. Perché, se è
vero che il Comune non sceglie, è però vero che il Comune sceglie come
scegliere, ossia dovrebbe prendere tutte le precauzioni del caso. Quindi, se il
bando è ben fatto, l’assessore dovrebbe essere tranquillo e non dichiarare che “i
presupposti sembrano buoni”, o che “potremmo anche avere una buona ditta,
chissà”. Se il bando è fatto bene e i criteri di partecipazione sono rigorosi,
come dovrebbero essere avendo speso un bel po’ di quattrini per pagare dei
professionisti che l’hanno redatto, la ditta non dovrebbe essere una buona
ditta, la ditta è una buona ditta.
Io posso capire che Basso voglia mettere le mani avanti, ma questo
certo non mi tranquillizza. Spero quanto lui che la ditta sia buona e che il
servizio che verrà erogato sia all’altezza delle aspettative perché Montegranaro
ha vissuto, in questi ultimi mesi, un’autentica odissea per quanto riguarda
rifiuti e pulizia urbana. Speriamo di chiudere ora questo brutto capitolo. Ma
se così non fosse, l’assessore non può certo scaricarsi di responsabilità
politiche semplicemente utilizzando il condizionale.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento