C’è una piccola storia tra le tante piccole storie che,
insieme, hanno costruito quello splendido mosaico di fede, tradizione e cultura
che è stata l’esperienza del Presepe Vivente di Montegranaro. Una piccola
storia di come le cose migliori si realizzino in maniera naturale quando si
incontrano persone di buona volontà e cuore aperto. E questo supera le
ideologie, le strumentalizzazioni, i proclami. Sono le persone a incontrarsi e
a scambiarsi cultura ed esperienza. E anche questo è Natale.
Assan è un ragazzo magrebino che vive a Montegranaro da anni. Assan
vive nel centro storico dove si è perfettamente integrato con i suoi vicini, è
benvoluto da tutti e va d’accordo con tutti, nei limiti delle possibilità
umane. Assan lo riconosci perché sorride: sorride quando parla, sorride quando
lavora il legno. Ed è anche bravo a lavorare il legno.
Assan è uno di quelli che hanno realizzato il Presepe Vivente di
Montegranaro. Non è cristiano ma fa parte di questa comunità e lo ha capito. Lo
ha capito meglio di tanti che vi appartengono di diritto, per nascita, per
cittadinanza. Lui appartiene alla comunità cittadina di Montegranaro perché ne
ha fatto la propria casa e ha scelto di vivere qui, con la sua cultura,
rispettando la nostra e cercando di essere uno di noi.
Per questo Assan ha lavorato come un matto per fare insieme a noi il
Presepe Vivente. Non ci ha guadagnato niente, se non la nostra stima e il
nostro affetto. Assan è uno di noi. Anche a questo serve fare comunità: dare l’opportunità
a chi vi vuole appartenere di dimostrarlo.
Luca Craia
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