mercoledì 9 dicembre 2015

Sostenere la Croce Gialla? Non dovrebbe nemmeno essere in discussione.



La notizia non è nuova, circolava da molto, ma leggerla oggi sul giornale fa un certo effetto. Vedere la Croce Gialla, l’associazione di volontari più importante, benemerita, amata e degna di riconoscenza da parte dei montegranaresi forse costretta a lasciare la sua sede è davvero triste. Ed è triste per diversi motivi, prima di tutto politici. Infatti credo che siamo di fronte all’ennesima prova di quanto la politica montegranarese, in primis quella di governo, sia lontana e disinteressata dai reali problemi della città. Se la questione viene posta durante una riunione “interpartitica” (terminologia riesumata dagli anni ’80) e non viene, invece affrontata direttamente dalla maggioranza di governo, è davvero un brutto segnale.
Dice bene Gismondi quando chiama in causa l’amministrazione comunale perché sostenga economicamente la Croce Gialla. È un dovere, credo, che l’ente pubblico aiuti in un momento di grave difficoltà chi ha fatto tanto, fa e farà per Montegranaro. Ma non basta. Credo che sia giusto che si intervenga anche politicamente in regione e sull’Asur di Fermo perché la scellerata ipotesi di richiesta di un canone di affitto abnorme venga ritirata e riformulata anche sulla base della pubblica utilità del lavoro svolto dall’Associazione di volontari.  Se Montegiorgio, tanto per fare un esempio, riesce a ottenere una riqualificazione importante per il proprio ospedale non si capisce perché Montegranaro non debba riuscire almeno a salvaguardare la sede della Croce Gialla. Non avremo un Cesetti ma abbiamo pur sempre un Perugini. O no?

Luca Craia

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