Enzo Massimiliano Conti ma per noi Enzo. È stato responsabile,
direttore, della nostra biblioteca comunale da sempre, forse da prima che la
stessa biblioteca esistesse, come dice il mio amico Giovanni che stasera mi ha
dato lo spunto e il suggerimento per questo ragionamento. Era giovanissimo Enzo
quando entrò in quello stanzone pieno di libri posto all’ultimo piano di
Palazzo Francescani, quell’ultimo piano che, per raggiungerlo, devi avere il
cuore buono o morire e che oggi ospita l’Ufficio Tecnico lontano e
irraggiungibile. Ma per la biblioteca poteva anche andare bene perché ad
andarci erano soprattutto, quasi tutti, giovani. Studenti, in cerca di libri,
tomi, testi, suggerimenti e aiuto. L’aiuto lo dava Enzo. E tanto. E c’era da
sempre. Io me lo ricordo che ero bambino ma, guardando l’anagrafe, non è,
mannaggia, scusate, era così più vecchio di me.
Enzo e la biblioteca erano un essere unico. Lui cresceva e con lui il
numero di testi. Lui invecchiava e la biblioteca acquisiva nuovi spazi e
funzioni, sempre più importante per la cultura e per la nostra socialità,
diventando, mano a mano, fulcro per la vita culturale di questo francobollo
geografico.
Credo quindi sia giusto che la biblioteca sia intitolata a Enzo Conti.
Enzo Massimiliano Conti. Perché chiunque la diriga e la dirigerà verrà dopo di
Enzo. Perché lì dentro c’è la sua magia, quella di parlare con tutti con
gentilezza e competenza; il suo sapere, la sua cultura, c’è tutto il suo
spirito tra quegli scaffali. E tra le strade di Montegranaro percorse dai sui “allievi”,
da quei ragazzi che lo hanno amato come un padre per averli sostenuti, aiutati,
portati a risultati notevoli. La biblioteca di Montegranaro è di Enzo Conti, lo
sappiamo tutti e, finchè durerà la nostra memoria, sarà sua. Per fare durare
questa memoria per sempre intitoliamola a lui. È la cosa giusta. Suona anche
bene. Biblioteca Comunale “Enzo Massimiliano Conti”. Bello.
Luca Craia
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