Le insegnanti che per 20 anni
hanno sempre alzato la mano per la scuola a settimana corta, risultate le
precorritrici di una innovazione che si sta spargendo in tutto il territorio sino
a toccare le scuole medie superiori, e con risultati che le pongono tra le
migliori in assoluto in ambito regionale ed in ambito nazionale, ora che è
cambiato il capo, votano con il nuovo capo. C'è da sperare che non cambi
spesso, altrimenti il continuo cambio di opinioni potrebbe porre qualche
difficoltà di comprensione ai non addetti, le famiglie, che vedono affidare i
propri figli a gente che sembra adeguarsi al capo del momento.
Certo è che, se
i risultati dei test ministeriali saranno inferiori al passato, qualcuno
dovrebbe pensare che è arrivato il momento di cambiare...magari decidendo con
coraggio di non alzare la mano, o di cambiare lavoro.
Mentre tutto il mondo sta
cambiando il nostro sta tornando indietro: ai bambini della materna sarà
imposto il grembiule (altri soldi da spendere per le famiglie) e prima o poi
arriveremo alle divise (piccoli balilla, figli della lupa). Nel frattempo
nessuno si è preoccupato di far conoscere preventivamente i contenuti del piano
triennale dell'offerta formativa (legge 107) di come saranno spese le risorse
quali sono gli obbiettivi triennali quali le piattaforme, insomma il piano
triennale dell'offerta formativa è stato approvato dal consiglio di istituto e
mentre si parla dell'orario scolastico nessuno parla di cosa si farà e non solo
di quello.
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