Mi ha un po’ rattristato la corsa a chi ha proposto per primo l’intitolazione
della Biblioteca Comunale al compianto amico Enzo Conti. Ieri sera ho scritto
la proposta di getto, e manco era farina del mio sacco, visto che mi è stata
suggerita da un amico di grande sensibilità. Poi stamane, per dare forza alla
cosa, ho creato una petizione online, col solo intento di raccogliere la
testimonianza dei Montegranaresi sulla questione. Subito si è scatenata una
brutta gara a dire “lo ha già detto il Sindaco”. Che vi devo dire? Meglio così,
non mi interessa affatto che mi venga attribuita l’idea. Se il Sindaco l’ha
detto, la firme online dei Montegranaresi dovrebbero solo farle piacere.
Invece ecco che, sulla pagina della Biblioteca, appare, come per
magia, la proposta che, però, prima non c’era. Se la mia pubblicazione è
servita ad annunciare l’intento di intitolare la Biblioteca a Enzo sono
contento. 97 firme in poche ore non sono da sottovalutare, sono il segno di un
grande affetto verso Enzo. Ma perché questa corsa? Questo affanno?
A Montegranaro siamo sempre in competizione. È una gara a chi ha l’idea
per primo, a chi la gestisce e a la realizza. A chi fa la cosa e a chi mette la
targa. A me questa cosa comincia a farmi davvero schifo. Me ne tiro fuori.
Plauso al Sindaco che ha proposto la cosa, plauso doppio se la realizzerà. Non
voglio alcun merito, non me lo date. Se Enzo avrà la sua intitolazione a me
basta. È anche una sana riparazione di come è stato trattato nel suo lavoro
negli ultimi giorni, costretto a fare cose che non erano nelle sue competenze.
Ma così funzionano le cose. Per cui bravi. Io me ne tiro fuori.
Luca Craia
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