giovedì 7 gennaio 2016

Panis et circenses de noatri



I Romani avevano raggiunto un grado di civiltà e cultura elevatissimo, tanto che alcuni sistemi da loro adottati sono tutt’ora in uso in diversi settori, dall’architettura alla giurisprudenza, dall’arte alla politica. In particolare il loro modo di sopire gli animi della plebe e farli disinteressare delle beghe politiche e amministrative, noto come “panis et circenses”, ossia dare al popolo di che saziarsi e farlo divertire con spettacoli adatti a cancellare il pensiero, è ancora largamente usato, anche perché infallibile.
In Italia abbiamo lo sport, particolarmente il calcio ma anche altre discipline che appassionato i tifosi al punto da diventare più importanti di altre questioni che, pure, influenzano molto di più le nostre vite. Per questo si dà tanto spazio allo sport, in televisione, sui giornali, sui media in generale ivi compresi i nuovi mezzi di comunicazione di rete. I nostri politici investono in sport e non si sognano nemmeno di andare a ledere gli interessi di chi opera in questo settore perché è strategico: è l’anestetico delle coscienze, è il miglior modo per evitare che gli Italiani si accorgano di come ci stanno fregando.
Passando dal macrocosmo Italia al microcosmo Montegranaro non cambia nulla: la nostra politica fa molta leva sullo sport, investe quattrini, dà grande peso alle squadre agonistiche perché più la gente si interessa di sport e meno pensa ad altri problemi ben più gravi. Esempio lampante, per quanto semplificante, è il solito profilo Facebook del nostro vicesindaco, il politico locale che meglio incarna e rappresenta la qualità media e la strategia di chi fa politica oggi.
Sulla sua pagina nascono spesso discussioni politiche, a volte scaturite da pensieri azzardati esposti con noncuranza dal nostro rappresentante politico. Ebbene, ogni qualvolta la discussione diventa impegnativa, scabrosa, preoccupante c’è sempre qualcuno che sposta l’attenzione sul calcio (o magari il basket, all’occorrenza). Lo fa il vicesindaco stesso ma lo fanno anche i suoi fedeli accoliti, ancorchè mascherati da militanti di altri schieramenti. E la cosa funziona perfettamente: si blocca la discussione politica e si finisce immancabilmente sullo sfottò sportivo. Fine dei giochi. Mangiate e divertitevi, Montegranaresi, che alla politica ci pensiamo noi.

Luca Craia

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