È dalla scorsa estate che arrivano al mio blog segnalazioni di
piccioni morti, tante da far pensare a una moria vera e propria. In realtà
ultimamente sono rallentate, ma mai cessate. Ora giunge la notizia da Fermo di
una epidemia di clamidia nei piccioni che popolano i tetti dell’ospedale Murri.
Si stanno prendendo provvedimenti seri perché la clamidia, infezione batterica
il cui contagio può estendersi all’uomo con facilità, pur non essendo letale
non è una malattia da sottovalutare.
Da queste pagine, lette sistematicamente dai nostri amministratori,
sono partiti appelli perché si facciano controlli scrupolosi e, sulla stampa,
sono apparse rassicurazioni circa la volontà di verificare. Ma gli esiti di
questi controlli, se mai sono stati fatti, non sono stati divulgati. Ora,
sempre senza dover per forza far partire la solita polemica (è d’obbligo
specificarlo, visto che ogni parola, a Montegranaro, pesa come un macigno), vito che Fermo non è lontanissima nemmeno per un piccione,
sarebbe forse opportuno che questi controlli siano messi in atto urgentemente e
che la popolazione possa essere tranquillizzata, se è il caso.
La popolazione aviaria è massiccia in tutto il territorio comunale, in
particolare nel centro storico ma non solo. Un’infezione di clamidia diffusa
non sarebbe affatto auspicabile. E, come sempre, prevenire è meglio che curare.
Luca Craia
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