Pensavo che, dopo l’esondazione di bile a cui abbiamo assistito a
Natale, la ragione avesse prevalso sulla delusione irrazionale, sull’invidia e
sulla cattiveria istintiva e, invece, il nostro Sindaco ci conferma che passano
i mesi ma non passa la rabbia. La risposta di Ediana Mancini pubblicata oggi
dal Carlino a una domanda che era sì reiterata, come dice il Sindaco, ma molto
pacata e cortese è, come d’uso, velenosa e stizzita. Che l’Ente Presepe abbia
bisogno di una sede idonea nel centro storico è evidente e le parole del
Sindaco, tra l’altro, denotano anche una totale ignoranza della materia che si
sta trattando. Pensare che si possano ammassare i materiali che vengono utilizzati
per l’allestimento in un locale provvisorio (ce ne sono tanti, “visti gli
sfitti” dice la maestra Mancini), significa che non ci si è mai sporcati le
mani per fare una cosa del genere e che, quindi, non se ne capiscono le
esigenze.
È del tutto illogica la risposta della Prima Cittadina di Montegranaro.
L’Ente Presepe propone di prendere i locali e di rimetterli a posto e
totalmente a norma senza alcun aggravio economico per il Comune e la
collettività. L’Ente ha a disposizione progettisti che possono certificare il
tutto per cui non si capisce il problema. Inoltre, se è vero che si vuole
creare un polo culturale nell’ospedale vecchio, la ragione vorrebbe che non ci
si lasci sfuggire l’occasione di allocare una super-associazione che ne
racchiude oltre trenta e di dare così una connotazione fin da subito al
progetto. Evidentemente i motivi del diniego sono altri e non ci vuole un
grande sforzo di immaginazione per capire quali siano.
A proposito del progetto per l’ospedale vecchio, mi pare piuttosto
stridente, comunque, la presenza di appartamenti privati all’interno di un polo
culturale. E il problema non si risolve certo evitando di assegnare gli ultimi
tre appartamenti rimasti liberi. La convivenza tra attività culturali, anche
notturne, e i condomini, oltretutto di culture molto diverse dalla nostra, sarà
certamente un problema che spero il Sindaco, magari con un pizzico di lucidità
in più rispetto a quella dimostrata per la richiesta della sede per l’Ente
Presepe, si sia posta.
Luca Craia
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