Certo che potrebbe benissimo trattarsi di una svista, una distrazione,
l’ennesima superficialità nel campo della cultura e dell’associazionismo
culturale dove l’Amministrazione Mancini da sempre si muove con la delicatezza di
un elefante dentro un negozio di porcellane. Però organizzare la cerimonia di
intitolazione della Biblioteca Comunale a Enzo Conti proprio il giorno in cui
le associazioni che hanno organizzato il Presepe Vivente organizzano il loro
incontro conviviale a me, francamente, pare una cattiveria bella e buona.
Non si può certo dire che, in piazza Mazzini, non fossero al corrente
dell’iniziativa che riunisce la stragrande maggioranza delle associazioni
culturali montegranaresi. Né si può pensare che la data sia improcrastinabile.
Allora io mi domando: perché proprio il 13 marzo? Perché questo nuovo
accavallamento di eventi? Cosa si vuole dimostrare? Cosa si vuole spaccare più
di quello che si è già spaccato? A che serve questo ennesimo erigere barriere?
Non servono le operazioni simpatia, le foto sorridenti, il
silenziatore per il vicesindaco e i suoi sgherri, se poi la sostanza rimane
quella: un sostanziale disprezzo per il mondo associativo che non si sottomette
al volere dell’oligarchia di governo e una costante ricerca di attriti. Enzo
Conti non merita certo di essere ricordato con uno sgarbo come questo. E Montegranaro non ne può più. Basta!
Luca Craia
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