Un giornale locale nei giorni
scorsi ha dato conto dell'interrogazione posta dalla consigliera regionale
Marzia Malaigia di Monte Urano circa le tariffe applicate dalla Steat ai ragazzi
di Montegranaro. Leggo da un post di Lucentini su questo blog che la questione
nasce da un interessamento di Gastone Gismondi e Mauro Raparo. Quest'ultimo è
un personaggio che si è sempre occupato della scuola ed in particolare dei
trasporti. Lo ricordo alla fine degli anni 70 quando fermava insieme ad altri
le diligenze (cosi venivano chiamati i pullman dell'allora ditta Cardinali)
sino a quando non ottenne per Montegranaro i migliori pullman di allora (la
Setra e l'America Express); rileggere il suo nome dopo tutti questi anni mi fa
subito pensare che a distanza di tre decenni è cambiato poco o nulla.
Ma ritornando all'oggi e
soprattutto dopo aver ascoltato in streaming le risposte dell'assessore
regionale che ha scaricato tutte le responsabilità sulla Provincia e quindi sul
Presidente della provincia tale PERUGINI ARONNE il quale firma i contratti di
servizio con la Steat castigando i suoi concittadini. Insomma secondo alcuni
software che si avvalgono dei satelliti geostazionari il percorso da Montegranaro
a Fermo e di circa 16 km mentre i cittadini di Montegranaro ne pagano più di
20. Non è una questione di lana caprina: oltre i 18,1 km il prezzo del
biglietto aumenta e non di poco, calcoli approssimativi parlano di risparmio di
circa 80 euro per l'intero anno scolastico. Inoltre oltre i 20 km sembra si
debba garantire il posto seduto, cosa che regolarmente non avviene.
Quindi se tutto questo risponde
al vero i concittadini di Aronne Perugini pagano un servizio che non hanno
(posti a sedere) e una tariffa di tratta 4 anziché di tratta 3 con un aggravio
di costo di circa 80 euro. A detta dell'assessore poi il tutto viene
certificato dalla provincia con una relazione nella quale dichiara che è tutto
ok. Sempre se tutto sia vero dovremmo chiedere ad Aronne Perugini di
restituirci i soldi che abbiamo speso in più dal 2007 ad oggi per i quali era
chiamato a vigilare e non lo ha fatto, in alternativa trarre le conseguenze e
far sedere alla poltrona gente più attenta ai soldi almeno dei propri
concittadini.
E il diritto allo studio? la
protezione del proletariato? I figli degli operai non devono avere le stesse
possibilità di studiare degli altri? Come? Facendogli avere un pessimo servizio
e aumentando loro le tariffe?? Quando gli 80 euro li dà Renzi fa la differenza,
quando li deve sborsare un proletario per far studiare suo figlio non contano
un...
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