Si avvicina il momento il cui Montegranaro riavrà la sua chiesa forse
più amata. Dopo l’importante intervento di ristrutturazione e consolidamento,
dovuto per scongiurare un concreto rischio di crollo del tetto, sta per essere
riaperta al culto e ai fedeli la priorale dei SS. Filippo e Giacomo. La data
prevista, anche se ancora provvisoria, è quella del primo maggio, domenica
vicina alla data di celebrazione dei due Santi titolari, che cade il 3 maggio.
Sarà una grande festa per molti Montegranaresi, quelli che amano
davvero il loro paese e considerano questa riapertura una tappa importante nel
recupero del nostro patrimonio storico e culturale. La chiesa è chiusa ormai da
molti anni: dopo che l’ultimo parroco la lasciò nei primi anni ’90 e la
parrocchia fu inglobata da quella di Santa Maria. Da allora un progressivo
degrado che culminò con un restauro maldestro della capriata che ne appesantì
la struttura fino ad aprire le mura perimetrali. Si rese necessario intervenire
con urgenza e ci volle il coraggio dell’ex parroco, don Umberto Eleonori, per
accollarsi un nuovo oneroso finanziamento e partire con i lavori, aiutato da un
sostanzioso intervento della CEI tramite i fondi dell’otto per mille.
L’intervento, oltre a mettere in sicurezza la struttura rifacendo ex
novo il tetto, ha ripulito le decorazioni a tempera della volta e risistemato
gli impianti, oltre che a posare una nuova pavimentazione. Ci sono ancora
diversi interventi da fare, come il restauro della splendida pala dell’altare
maggiore e dell’organo ottocentesco, ma la chiesa ora è sicura ed è tornata bella
come molti di noi la ricordano.
Attendiamo allora ancora poche settimane e finalmente potremo ammirare
di nuovo questo tempio barocco, fondamento delle nostre tradizioni e della
nostra storia. La chiesa continuerà ad essere officiata, anche se non con
regolarità, ma sarà anche sede di manifestazioni culturali. Montegranaro, così,
guadagnerà una nuova struttura fruibile per concerti e incontri culturali.
Inoltre i visitatori che vengono da noi per ammirare i nostri tesori, primo fra
tutti la chiesa di Sant’Ugo sottostante, avranno un nuovo e prezioso motivo per
recarsi a Montegranaro.
Luca Craia
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