Ancora un brutto episodio a carico dei nostri “ospiti” magrebini, uno
dei tanti, l’ennesimo di una lunga lista che parla di risse, molestie, furti e
violenze di vario genere. Sgombriamo il campo: non tutti i Magrebini sono
delinquenti, ma quasi sempre i protagonisti di questo genere di episodi che
accadono nel nostro Comune sono di provenienza nordafricana. E se è vero che
anche gli Italiani, a volte, diventano artefici di questi atti di criminalità,
ciò non giustifica il fatto che chi viene ospite nel nostro Paese possa
comportarsi in questo modo. In sostanza: ne abbiamo abbastanza di delinquenti
nostrani che non c’è la necessità di prenderli di importazione.
La cosa più grave, però, è l’impunità. Leggere sul giornale che il
protagonista dell’ultima puntata della serie “Il Magrebino Pazzo”, quella
accaduta venerdì notte al Mastio di Montegranaro , è noto alle forze dell’ordine. E queste forze
dell’ordine, i Carabinieri nella fattispecie, gente che vive con uno stipendio
inadeguato e deve rischiare la vita per fare il proprio dovere, va a
intervenire per l’ennesima volta su un soggetto che si prende l’ennesima
denuncia a piede libero e torna a ubriacarsi e delinquere con disinvoltura.
Intanto i Carabinieri si fanno male, rischiano grosso, e magari si beccano pure
qualche insulto. E se gli scappa una smanacciata ci passano pure un guaio.
La mia solidarietà per l’Arma è totale e incondizionata. Devono
lavorare in queste condizioni, senza strumenti, con leggi che tutelano più il
delinquente che loro. Bloccano il facinoroso, vengono aggrediti, si fanno male
la legge rimette il libertà il delinquente. Verrebbe da arrendersi e dire un
normalissimo quanto umanissimo “chi me lo fa fare”. Invece continuano a fare il
loro dovere e a proteggerci, per cui grazie di cuore.
Per quanto riguarda, invece, gli stranieri che si comportano in questo
modo, ricordiamo ai loro tutori, quelli che si stracciano le vesti per
difenderli e che, in questo preciso istante, mi stanno dando del razzista, che
se un Italiano aggredisse un poliziotto turco, tanto per fare un esempio, lo
metterebbero in galera e butterebbero via le chiavi. Chi vuole stare in Italia
deve rispettare l’Italia e gli Italiani. Altrimenti non può e non deve restare.
Le leggi attuali, figlie di un buonismo ipocrita e interessato, vanno
modificate quanto prima, per la tutela nostra e delle stesse forze dell’ordine.
E chi non è d’accordo vada a ubriacarsi a Casablanca, picchi un poliziotto
marocchino e poi ne riparliamo.
Luca Craia
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