Sono sostanzialmente soddisfatto di come è andata l’assemblea pubblica
di ieri sera, che ho organizzato, con l’aiuto di Leonardo Berdini e la
collaborazione del Circolo ACLI, per portare finalmente davanti alla
cittadinanza la questione dell’antenna di San Liborio. Direi che gli obiettivi
che ci eravamo posti sono stati raggiunti e che il risultato finale è piuttosto
confortante anche se la strada da percorrere appare lunga e molto in salita.
C’è stata una grande partecipazione, credo ci fosse ben più di un
centinaio di cittadini, tanto che lo spazio che avevamo previsto non è stato
sufficiente e me ne scuso con coloro che sono rimasti ad ascoltare fuori dalla
stanza predisposta per l’incontro. Hanno partecipato rappresentanti di tutte le
forze politiche e la Giunta al completo.
C’è stato un dibattito serrato ma rispettoso e costruttivo, uno
scambio di opinioni tra cittadini e forze politiche molto educato e civile e
questo già, di per sé, è un evento difficile da realizzare. Si è riusciti a
superare quasi del tutto la recriminazione e la dietrologia, lasciando la
ricerca delle responsabilità ad altra sede. Ancor più positivo il clima
collaborativo, in cui la stessa Amministrazione Comunale ha dato piena
disponibilità a sostenere e ad agevolare richieste e accessi agli atti da
parte del Comitato.
E veniamo al Comitato: è nato, ora c’è ed è già operativo. Non è nato
dall’assemblea ma è lo stesso comitato che seguì all’epoca la questione della
centrale a biomasse di Villa Luciani. Un comitato, quindi, molto ben preparato
che, in quella occasione, diede prova di grande concretezza. Fatto non
positivo, però, è che ieri sera nessuno del comitato si sia presentato all’assemblea ma si è fatto rappresentare da un asciutto comunicato scritto e letto all'assemblea.
Ora, io credo che un comitato cittadino debba nascere e avere
investitura da parte della cittadinanza. Non credo che autoimporsi, per quanto
in buona fede, possa essere un metodo efficace per rappresentare le istanze dei
cittadini. Purtroppo ieri sera è accaduto questo, col risultato che, se qualche
altro cittadino avesse voluto aderire al comitato e fare la propria parte, non
avendo nemmeno il comitato di fronte, non lo ha potuto fare. Inoltre se un
comitato non è investito e rappresenta direttamente la cittadinanza, non ne può
essere espressione diretta e, giocoforza, acquisisce meno peso di fronte all’istituzione.
È un peccato ma si può rimediare
riconvocando quanto prima un’assemblea e aprendo le porte a chi voglia
adoperarsi.
Concludo con la solita figuraccia del Vicesindaco che, dopo che ormai
ci eravamo detti tutto o, almeno, quello che era necessario dire in quella
sede, mentre la gente cominciava già a pensare di rientrare a casa, chiede la
parola e, con due battute, riesce a fare arrabbiare tutti, compresi i suoi,
viste le facce che hanno fatto. Risultato: un gran vociare, che fino a quel
momento non c’era mai stato, e un clima che diventa teso all’improvviso. Ubaldi
sta diventando uno specialista nell’infiammare gli animi con uscite fuori
luogo. Non lo batte nessuno.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento