È di qualche giorno fa la notizia che il Comune avrebbe pagato la
bellezza di 12.000 euro per un danno arrecato a un privato a causa di un
problema alla rete idrica. Il danno era dovuto a una rottura di una tubazione
che aveva creato un’autentica voragine in prossimità di un fabbricato. Secondo
il giornale, l’amministrazione comunale montegranarese sarebbe stata abile nel
limitare i danni perché la richiesta avanzata dal danneggiato era ben
superiore, addirittura di 25.000 euro.
Ragionandoci su mi sono venuti un paio di dubbi e li viglio
condividere con chi ha la pazienza di leggere. Prima di tutto mi pare strano
che il Comune sia chiamato a risarcire un danno attribuibile a problemi sulla
rete idrica in quanto, per lo meno da quel che so, la rete idrica non sarebbe di
competenza del Comune ma della Tennacola che, se non ricordo male, avrebbe
competenza sia sulla fornitura di acqua potabile che sulle acque reflue. Per
cui mi chiedo come mai debba pagare il Comune.
Altra domanda: il Comune non è assicurato per la sua responsabilità
civile verso terzi? Perché se fosse assicurato dovrebbe intervenire la polizza.
Come mai, invece, si paga di cassa? Così come, del resto, sono stati pagati
diversi sinistri di minore entità e sempre pronto cassa. Quindi si potrebbe
supporre che non esista una copertura assicurativa. Ma con questi esborsi forse
sarebbe il caso di stipularne una. O no?
Luca Craia
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