A me questa cosa della pista ciclabile è parsa piuttosto strana. Viene
inserita nell’ordine del giorno all’ultimo minuto una variante al piano
regolatore per allungare, pare, una pista ciclabile che non sembra si farà mai.
Viene inserita al penultimo punto. Prima di discuterla, però, si convoca una
riunione dei capigruppo lampo. Finita la riunione Perugini ritira il punto
dicendo che, se non c’è unanimità, non la portano nemmeno in discussione. Ma è
una pista ciclabile. Ci vuole l’unanimità? Mentre per viale Gramsci si va
avanti a testa bassa contro tutto e tutti, per una pista ciclabile ci vuole l’unanimità?
Cos’è? È troppo ripida? Una roba per scalatori? Si teme che ci scoppi qualche
cuore? O forse era una pista ciclabile ma non lo era? Sarebbe bello capirci
qualcosa, perché queste manovrette i cittadini cominciano a vederle male.
Luca Craia
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