“Che
c'azzecca” avrebbe detto qualcuno. Caro assessore Ubaldi che c'azzecca la
riapertura del teatro la Perla (per tutti meno che per le scuole se non a costo
di sottoscrivere una “dichiarazione sostitutiva di certificazione” da parte
delle insegnanti) e che c'azzecca la riapertura dei giardini di viale Gramsci
con la riapertura della chiesa di San Filippo e Giacomo, e non è che aver fatto
il chierichetto per un decennio lo autorizza a fare tale accostamenti. In
tanti, prima e dopo di Lei, hanno svolto e svolgono questo ed altri servizi per
la chiesa, altri si sono spesi, (magari a differenza di Lei) per il
conseguimento di tale risultato. Le due uniche iniziative dell'amministrazione
comunale (una per ogni anno) sono cosa diversa da quelle della chiesa, la quale
si è assunta anche tutti gli oneri per ridare alla città questa chiesa che fu
anche di Annibal Caro. In occasione della riapertura della chiesa è stridente
la bellezza della chiesa con lo stato di totale degrado e abbandono
dell'abitato circostante, frutto questo sì, della mancanza di una seria
politica di rivalutazione del centro storico.
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