È sconfortante vedere e leggere quanto afferma l’assessore al centro
storico, Giacomo Beverati. È sconfortante vederlo vantarsi di aver propiziato – perché
è solo questo che ha fatto – una transazione immobiliare tra due privati, le
cosiddette case a un euro che poi si riducono a una sola casa, acquistata dalla
ditta Lo Monte che già in tempi non sospetti aveva manifestato interesse verso
diversi immobili tra cui quello oggetto della transazione. È sconfortante
vedere l’assessore che ritiene risolutivo questo suo piccolo intervento che poi
si è fermato lì. Ad esempio ora la ditta deve smaltire tutta l’immondizia che
ha trovato nell’immobile ma non trova la strada per farlo: l’Ecocentro non c’è
e, comunque, non sarebbe utilizzabile mentre l’assessore fa l’indiano e non
fornisce alcun aiuto.
È sconfortante leggere sul notiziario propagandistico del Comune,
anzi, della maggioranza, pagato coi soldi di tutti gli elettori, compresi
quelli che hanno votato diversamente, tutta la soddisfazione espressa dal
nostro Beverati per l’incommensurabile cifra di 21.000 euro destinata al centro
storico. È sconfortante vedere che si ritiene possibile e utile creare degli
incentivi per chi ristruttura nel centro storico senza considerare che una
ristrutturazione nel centro storico costa il doppio rispetto che in altre zone
e che il valore dell’immobile è comunque inferiore almeno della metà di quelli
di altre zone vista lo stato generale del quartiere.
È sconfortante assistere a questo teatrino stucchevole sui giornali
con cui ci si autocelebra per non aver fatto nulla in due anni di governo e si
parla di interventi che forse domani dopo chissà. È sconfortante vedere che non
c’è un progetto, non c’è un’idea, non c’è una visione di insieme di quello che
si vuole fare. È sconfortante vedere un uomo politico come Beverati, che è
anche architetto e, quindi, dovrebbe essere competente, che ha prodotto nel
2009 un progetto per il centro storico eccellente che aveva in sé, se non la
soluzione, buona parte di essa e oggi se ne scorda e parla di 21.000 euro come
della manna dal cielo.
È sconfortante vedere questo politico, il più anziano in
Consiglio Comunale dopo Gianni Basso e il più anziano in assoluto nella
maggioranza, accontentarsi, nicchiare, raccogliere prono le briciole degli
altri assessorati e non reagire, non ruggire, non pretendere maggiore
considerazione da parte della sua maggioranza per le sue deleghe che vengono
sistematicamente trattate come e peggio di Cenerentola mentre il centro storico che gli ha dato i natali e i voti muore. E la domanda è: perché?
Luca Craia
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