Ancora non è stato detto ufficialmente ma pare che i possessori di
partita IVA non potranno accedere all’Ecocentro rinnovato con la vettura
collegata alla loro attività. Sembra una sciocchezza ma non lo è. Vi spiego perché.
La ditta, facciamo l’esempio di un calzaturificio, non può trasportare l’immondizia sui propri
mezzi, col furgone, per capirsi. È uno dei tanti tranelli delle leggi
italiane che, in questo modo, costringe l’imprenditore a dover chiamare delle
ditte specializzate per lo smaltimento dei rifiuti. Da un lato previene gli
smaltimenti illegali, ma dall’altro impedisce che anche i rifiuti normali
possano essere portati in discarica con mezzi propri, con aggravi di costi
notevoli per le aziende. Ma, se un calzaturificio è comunque organizzato per lo
smaltimento dei propri rifiuti e, quindi, può avvalersi della ditta con cui
avrà stipulato un contratto, diverso è per la partita IVA del professionista,
ad esempio il rappresentante.
Il rappresentante, o agente di
commercio che sia, possiede la partita IVA e la sua vettura, che di solito
usa sia per lavoro che per la vita privata, è collegata a essa. Il
rappresentante non può trasportare i rifiuti con la propria vettura. Quindi il rappresentante non potrà portare i
rifiuti domestici all’Ecocentro utilizzando la propria macchina. Quindi il rappresentate,
ma anche l’avvocato, il medico e il professionista in genere, che hanno solo
una macchina che viene utilizzata sia per lavoro che per usi privati, per
portare via rifiuti domestici che esulano dalla normale differenziata dovranno
rivolgersi a una ditta specializzata o chiamare il numero verde. Ed è facile
prevedere che il numero verde lavorerà parecchio. Lo ricordiamo:
Luca Craia
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