Amichevole scambio di opinioni tra me e il direttore del Festiva, Peppe Nuciari |
C’era stata guerra aperta tra Comune e associazioni quest’inverno, una
guerra, invero, dichiarata e combattuta unilateralmente dall’Amministrazione
Comunale che attaccò ripetutamente e violentemente la gran parte del mondo
associazionistico montegranarese reo di aver organizzato il Presepe Vivente in
maniera autonoma rispetto al Comune stesso, anzi, si era addirittura dato forma
giuridica facendo nascere l’Ente Presepe, associazione che è la summa di tutte
le associazioni che partecipano e contribuiscono alla realizzazione del grande
evento natalizio.
Tra dichiarazioni velenosissime di Sindaco e, soprattutto, vicesindaco,
tra uscite incarognite sulla stampa, tra sparate al vetriolo sui social network
si era consumato uno scontro che, in realtà, nemmeno c’è stato, perché le
associazioni hanno fatto fronte comune e le ire funeste della Giunta Comunale
si sono frantumate contro il muro solido di stava pienamente dalla parte della
ragione e nulla aveva da rimproverarsi.
Era forse proprio questa coesione a preoccupare Ediana Mancini, Endrio
Ubaldi e compagnia, una coesione che cozzava contro la palese volontà di
controllare il mondo delle associazioni, volontà miseramente naufragata insieme
alla fantomatica consulta delle associazione che morì prima ancora di nascere.
Ma le scaramucce erano partite da prima, già dall’edizione precedente
del Veregra Street dove accaddero cose che iniziarono a incrinare i rapporti
con le associazioni, prima fra tutte la richiesta di un contributo economico ai
sodalizi che, come da tradizione, allestivano stand gastronomici tramite i
quali sostenere le proprie attività. Nel contempo ad altre associazioni non
solo non si chiedeva alcun contributo ma si assegnavano gratuitamente spazi e
si davano aiuti economici. Due pesi e due misure, insomma.
Quest’anno Veregra Street parte con un altro passo, già con la buona idea di
Nuciari di riservare la prima serata del Festival proprio alle associazioni e
alle loro proposte. È stata poi ritirata la richiesta di contributi per
cucinare e questo ha ricucito diversi rapporti che si erano sfilacciati se non
interrotti tra Comune e associazioni. I sodalizi che tradizionalmente
allestivano una taverna sono tornati a farlo, qualcuno con qualche difficoltà
dovuta ai vecchi dissapori, e tutto sembra essere tornato alla normalità o,
quanto meno, a prima della guerra natalizia.
Una pax romana, quindi, in cui la possibilità di avere dei ritorni
sembra aver prevalso sulle questioni che qualche mese fa sembravano aver
irrimediabilmente compromesso i rapporti tra politica e associazionismo.
Abbiamo visto nette inversioni di tendenza negli atteggiamenti di talune realtà che, dalla
critica feroce sono passate d’uno botto all’elogio sperticato. Durerà? Non possiamo
saperlo, almeno per ora. Forse a Natale il Comune si comporterà più
intelligentemente dell’anno scorso e la pax verrà consolidata oppure si
ripresenterà il problema con la volontà di dominio sul presepe. Vedremo.
Intanto godiamoci in pace Veregra Street.
Luca Craia
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