Probabilmente
ho capito male io per cui sono a chiedere lumi. Io avevo inteso che la
ristrutturazione della torre dell’Annunziata, meglio conosciuta a Montegranaro come
Lo Campanò, fosse a carico dell’associazione Città Vecchia. Avevo anche inteso
che il progetto era stato in qualche modo donato alla collettività, cosa che,
personalmente, ritengo sbagliata in quanto i professionisti vanno pagati e non
si possono creare precedenti per i quali poi si rischia di superare regole e
deontologia. Apprendo invece oggi da Il Resto del Carlino che la progettazione
per la ristrutturazione, per un valore standard di circa il 2% del valore
totale dell’intervento, quindi circa 5000 €, verrà sostenuta dal Comune di Montegranaro.
Per cui di pro bono non c’è nulla.
Siamo sotto la
soglia dei 30.000 €, per cui è possibile per il Comune agire in maniera
sostanzialmente privatistica. Ma da un punto deontologico qualcosa non va, se
davvero le cose stanno così. Non va, per esempio, che il Comune paghi la
parcella a un progettista che non è stato scelto dal Comune stesso (con tutto
rispetto per questo progettista, Simone Pirro, un caro amico e un valido
professionista, che però è stato anche Presidente dell’associazione che
finanzia la ristrutturazione). In realtà, infatti, il progetto di Pirro è stato
vagliato e studiato da un’associazione, quindi da privati, e successivamente
acquisito dal Comune che, però, doveva occuparsi, a quanto reso noto finora, solo
dell’iter burocratico. Ritengo che, se un progetto viene pagato con soldi
pubblici, chi amministra la cosa pubblica debba assumersi anche la
responsabilità delle scelte e non assumere quelle degli altri. E dovrebbe farlo
secondo criteri chiari e trasparenti.
Il problema
maggiore, però, se tutto questo corrispondesse a verità, è di ordine
deontologico. Infatti se una procedura del genere cominciasse a essere adottata
frequentemente, salterebbero tutte le procedure di affidamento degli incarichi
pubblici. Basterebbe trovare un’associazione o un privato e a lavorare non
sarebbero più professionisti scelti con criteri precisi e stabiliti dalla
Pubblica Amministrazione ma amici o iscritti a tali associazioni. Sarebbe interessante
sapere cosa ne pensino le Associazioni di Categoria. E anche l’opposizione.
Luca Craia
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