Come conseutidine ricevo e pubblico integralmente il comunicato stampa che segue, da parte del gruppo Consiliare Viviamo Montegranaro.
Dalla giunta
Ubaldi-Mancini, che in campagna elettorale prometteva la riapertura
dell'ospedale di Montegranaro, ci aspettavamo fuoco e fiamme dal punto di vista
sanitario ed invece la nostra città si ritrova con un pugno di mosche in mano.
Montegranaro
può ben vantare diversi primati ed eccellenze. Due di queste riguardavano la
sanità: la struttura ospedaliera e la Croce Gialla.
In una
ottica di rimodulazione dell’offerta sanitaria, le precedenti amministrazioni
concertarono con i vertici sanitari locali e quelli regionali la modifica
dell’assetto ospedaliero, aderendo alla richiesta di riconversione del Reparto
di Medicina ma ottenendo in cambio la creazione di altri servizi come il Centro
Podologico, il cCentro Alzheimer e per ultimo l’Hospice, inaugurato da
Gismondi. Inoltre sempre con le precedenti amministrazioni, si perfezionò il
contratto per gli spazi destinati alla Croce Gialla e alle Associazioni.
C’è sempre
stato un costante controllo da parte degli amministratori precedenti riguardo
alla gestione dei servizi, tanto da ottenere (ufficialmente nelle conferenze
dei sindaci) che venisse istituita una RSA e portata finalmente a Montegranaro
anche la POTES, tale richieste furono inserite nell'allora piano strategico
regionale di riordino sanitario. L'amministrazione Ubaldi-Mancini non solo non
ha ottenuto nulla, ma addirittura nella riorganizzazione territoriale della
sanità non si parla più di Montegranaro, una città che attualmente conta zero
nel territorio fermano, e tutte le promesse della campagna elettorale che i
montegranaresi ben si ricordano sono diventate aria fritta.
Ma andiamo
per ordine:
POTES: nonostante le pressioni fatte
dalla Giunta Gismondi per avere a Montegranaro la POTES medicalizzata e la
concreta possibilità di rendere attuale questo progetto, il Sindaco Mancini ha
di fatto messo la pietra tombale su questo e ora una POTES medicalizzata,
seppur per 12 ore, è stata assegnata a Sant’Elpidio a Mare. Ignorata completamente
la richiesta della nostra città e le esigenze che c’erano dietro. La presenza
della POTES medicalizzata non è un vezzo politico, ma una concreta necessità
per la salute della popolazione. Immaginate una necessità seria di un abitante
lungo l’Ete tra Montegranaro e Monte San Pietrangeli e pensate ad un’auto
medica che impiega anche 30 minuti per arrivare. Speriamo non capiti a nessuno,
altrimenti vorremmo sapere come si giustificheranno sia i vertici dell’ASUR sia
questa amministrazione comunale.
RSA: con le amministrazioni
precedenti si era arrivati ad una definizione di massima per la creazione di
una RSA di 40 posti letto, di cui il territorio ha un disperato bisogno. La
struttura ospedaliera di Montegranaro ha spazi, ed infrastrutture tali da permettere
questo. Con il Sindaco Mancini non solo non si è più parlato di questo, ma ha
permesso che una RSA venisse aperta ad Amandola (dove c’era certamente bisogno)
e nessun posto letto a Montegranaro. Ora per un cittadino montegranarese che ha
bisogno di una RSA o va a Petritoli, o ad Amandola o deve mendicare per avere
un posto a Civitanova Marche in una RSA privata. Anche in questo caso, la
Mancini ha tollerato che a Montegiorgio fosse aperta una Casa della Salute,
come verrà fatto prossimamente a Sant’Elpidio a Mare. Abbiamo un sindaco eletto
a Montegranaro che sta facendo favori ad altri Comuni.
CROCE GIALLA: con titoloni altisonanti si
annuncia un nuovo contratto tra ASUR e Croce Gialla, favorito dal Comune. Ma,
oltre alle chiacchiere di giornale, non si è capito quali sono i termini di
questo accordo, non ancora sottoscritto. Sarà a titolo oneroso? Quanto costerà all’Associazione? Quali
saranno i vantaggi per la Croce Gialla che, è opportuno rammentarlo, è una
delle associazioni più vitali ed importanti non solo di Montegranaro. Prima di
sparare titolo giornalistici, sarebbe stato opportuno informare i volontari e
la cittadinanza di come si stava prefigurando il nuovo accordo.
SERVIZI
DISTRETTUALI: un pezzo
alla volta, si stanno smantellando i vari ambulatori e servizi. Chi vigila su
questo? Che consistenza hanno le voci di una eventuale chiusura del Centro
Alzheimer? Non sarebbe meglio fare meno passerella e portare i vertici della
Area Vasta di Fermo in un pubblico dibattito per avere chiarimenti? Il centro
del piede funziona ancora? Con cosa è stato sostituito? I vari ambulatori? Se
un anziano di Montegranaro ha bisogno di un elettrocardiogramma, dove deve
andare, magari a Petritoli? Perché no a Montegranaro. Questo vale anche per i
cittadini dei Comuni vicini. Si è ristrutturato il sistema dell’offerta dei
servizi accontentando un po’ tutti (Montegiorgio, Petritoli, Porto San Giorgio,
Porto Sant’Elpidio, Monte Urano e Sant’Elpidio a Mare, e non ultima Amandola).
Tutti meno che Montegranaro. Sarebbe ora che l’amministrazione Ubaldi-Mancini
uscisse dal letargo e iniziasse a fare una seria mappatura dei servizi
esistenti e aprisse un tavolo con la sanità per definire i servizi di cui la
popolazione ha bisogno, in relazione al territorio e alla domanda di salute. Un
esempio su tutti, qualcuno dell’amministrazione ha controllato se ultimamente
funziona come dovrebbe il servizio di fisioterapia? O il cittadino, non
riuscendo ad avere appuntamenti con i fisioterapisti, è molto spesso costretto a rivolgersi a
qualche struttura privata del territorio?
DISABILITA’: A Montegranaro non si erogano
servizi a favore dei minori disabili (logopedia e psicomotricità) e i bambini
sono costretti a andare o a Montegiorgio o a Porto Sant'Elpidio, dove c'è un
esubero di personale che potrebbe ben essere impiegato a Montegranaro.
Una
amministrazione che ha interesse per i propri cittadini deve verificare
continuamente l’appropriatezza dei servizi erogati e deve stimolare la
creazione o ampliamento di quelli esistenti. Costante deve essere la presenza
degli amministratori all’interno del complesso distrettuale, per sentire le
persone e gli operatori e poter così formulare le necessarie migliorie da
apportare.
Sono sempre
più frequenti e fastidiose le voci che circolano nel territorio fermano,
secondo le quali il peso dei nostri amministratori locali è pressoché
irrilevante, soprattutto in quelle riunioni dove le decisioni importanti
vengono assunte.
L’idea,
sempre più condivisa, che serpeggia fra la cittadinanza è che Montegranaro oggi
non sia adeguatamente amministrata e che a palazzo risiedano un manipolo di
persone tutte “chiacchiere e distintivo”, che si preoccupano della loro
immagine (non quella del paese), che non si assumono nessuna responsabilità,
che stanno distruggendo tutto ciò che funziona (Casa di Riposo, Associazionismo,
servizi alla persona, ecc…) e che non hanno nessuna idea in mente di come dovrà
essere la Montegranaro di domani.
Il Gruppo Consiliare di Viviamo Montegranaro
Nessun commento:
Posta un commento