Cinquant’anni e
sentirsene venti. Capita più o meno a tutti, magari con qualche acciacco ma con
l’animo del ragazzo che è sempre lì, pronto a spuntare tra preoccupazioni e
impegni. Il traguardo è importante, una specie di seconda maturità, e va
affrontato con lo spirito giusto perché cinquant’anni non li compi tutti i
giorni.
Parte da
lontano la preparazione dei festeggiamenti, ma i ragazzi del ’66 vogliono
celebrare i loro cinquant’anni alla grande. Quattro coetanei hanno iniziato a
preparare la festa già dallo scorso gennaio, intrecciando gli elenchi con i
ricordi, i dati anagrafici di Comune e scuole con i visi impressi nella
memoria. Il tutto sboccerà in una grande festa questa sera. Sono più di cento le
adesioni e non è più possibile prenotarsi.
Al ristorante
Villa Bianca, dopo la messa celebrata appositamente per loro da don Sandro, ci
saranno tutti, ci sarà la musica di Roberto Bora, il cibo, le risate e i
ricordi. Si incontreranno quelli che si frequentano abitualmente con quelli che
occupano solo uno spazio nei ricordi, “ricordi che già sono affiorati
piacevolmente durante i preparativi” dice Stefania, una degli organizzatori.
Nostalgia e ancora tanto entusiasmo per i prossimi cinquant’anni. Poi ne riparliamo.
Per il momento, auguri!
Luca Craia
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