Faccio critica,
a volte feroce, della politica montegranarese da quando ho aperto il blog, 7
anni fa. Quando facevo critica feroce contro la passata amministrazione (i post
sono ancora tutti online, andateveli a cercare), riscuotevo il plauso dell’attuale
vicesindaco, dell’attuale assessore ai lavori pubblici, dell’attuale assessore
all’ambiente e dell’attuale assessore alla cultura. Quello ai servizi sociali,
invece, nemmeno sapeva che esistesse il blog anche perché, probabilmente, quasi
ignorava l’esistenza di internet. A quei tempi la critica era ritenuta
costruttiva e segno di democrazia, tanto che, durante la campagna elettorale,
lo stesso Sindaco attuale mi chiese di darle una mano. E io, in qualche modo,
gliela diedi, continuando la mia critica contro l’operato dell’amministrazione
Gismondi.
Oggi la critica
è diventata una roba vergognosa. Quegli stessi personaggi che allora erano
tutti felici delle mie invettive contro l’amministrazione comunale dell’epoca,
oggi mi danno del gufo triste, del criticone, dell’invidioso, chiedono che il
mio blog venga messo a tacere, fanno telefonate per impedirmi di scrivere.
Qualcuno, più fantasioso degli altri, addirittura semina zizzania mettendomi in
bocca parole mai dette in modo che, poi, qualche ragazzotto poco accorto si
metta a saltellare in piazza prendendomi per i fondelli. Metodi democratici
moderni.
Su Facebook
fioriscono le pagine social cittadine. Sono pagine in cui i cittadini di un
determinato paese (ce ne sono per Sant’Elpidio, Fermo, Civitanova Marche per
citarne alcune) dicono la loro, promuovono eventi, raccontano storie ma,
soprattutto, muovo critiche a chi governa. La critica è sempre costruttiva,
anche quando è di parte, perché serve a governare meglio. A Montegranaro la
cosa non funziona. A Montegranaro la gente fa fatica a mettere nome e cognome
sopra o sotto una critica, ha paura a metterci la faccia. E non possiamo
denigrare chi lo fa perché lo fa probabilmente con un buon motivo. Quando uno
che osa criticare come conseguenza come minimo si trova addosso tutti i mastini
della tifoseria del Sindaco e degli assessori, è logico che preferisca tacere.
E questa è la democrazia ai tempi della giunta Mancini.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento