Le parole sono
importanti, diceva Nanni Moretti (a proposito, i girotondi? Mi erano piaciuti
un sacco). In politica, poi, le parole sono fondamentali. Il significato di una
parola, di una frase, le sfumature che ne sottendono significati, intenzioni, interpretazioni
sono basilari. Chi fa politica deve usare le parole, specie quelle scritte, con
parsimonia e attenzione, misurando ogni singolo vocabolo usato per trasmettere
un messaggio che sia il più preciso possibile.
Roberto Basso,
seppur giovane anagraficamente, ha già accumulato una importante esperienza
politica, prima con incarichi rilevanti nel partito a cui appartiene e poi nel
ruolo di assessore. Da una tale esperienza ci si aspetterebbe un uso del
linguaggio politico attento e preciso, per cui quando Roberto Basso dice una
parola ritengo che l’abbia ponderata.
Quindi, se il
nostro assessore all’ambiente scrive in un comunicato ufficiale che il
regolamento comunale di igiene ambientale “verrà approvato nella seduta
del Consiglio comunale convocata per giovedì 4 agosto” credo che voglia dare un
messaggio preciso. Infatti Basso non dice, come ci si aspetterebbe, che il
regolamento verrà “discusso”. Dà per scontato che verrà approvato. In questo
modo mostra i muscoli, blinda il provvedimento e fa capire ad alleati e
oppositori che non c’è trippa per gatti, il regolamento si approva così com’è.
Non sto facendo questioni di lana caprina o
cercando il pelo nell’uovo. Le parole, come dicevamo nell’incipit, sono
importanti e in politica vanno pesate e dosate. E Roberto Basso deve averlo
fatto. E se non lo avesse fatto, se intendesse altro o non intendesse niente,
la questione è diversa. Forse meno grave, ma pur sempre grave.
Luca Craia
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