Prima di entrare nel merito della
questione dell’estate “culturale” montegranarese, permettetemi di scherzare un
po’ sul solito Vicesindaco che si lamenta del fatto che “qualcuno” (Il mio nome è Qualcuno, e non è un film
con Terence Hill), ironizzava sulla programmazione estiva, appunto, mentre la
risposta a quel “qualcuno” è poi arrivata con la stampa che pubblica il
programma. Solo che a pubblicare il programma è sempre lo stesso Qualcuno, cioè
io. Il Vicesindaco è distratto, il caldo lo prova molto.
Passiamo alla programmazione. In effetti
c’è qualcosa a Montegranaro, il paese non è del tutto morto, ma vediamo cosa c’è,
sottolineando che fare una programmazione estiva a metà luglio, già di per sé,
non testimonia un grande entusiasmo e non ci si aspettano certo scintille.
Luglio è per gli sportivi. Se non
vi piace lo sport vi potete consolare con gli Amici della Musica ma, per il
resto, andate fuori, anche se il concerto degli Africa Unite non è male,
bisogna dire che è un bel colpo. Ma è un colpo della Croce Gialla. Che poi il
Comune dia una mano finanziariamente è lodevole, ma diamo a Cesare quel che è
di Cesare e non appendiamoci medaglie altrui come, anche stavolta, si è fatto. C’è
la cena in piazza ma io devo ancora capire il nesso tra la mangiata e la
cultura. Mah.
Poi c’è agosto. E agosto è
interessante, bisogna ammetterlo. C’è il teatro in piazza, vivadio, c’è il
cinema. Ma è agosto. Si dà per scontato che
la gente non abbia possibilità di andare fuori e resti in paese. Che magari è
pure vero, ma un po’ di questa bella programmazione agostana non poteva essere
messa anche a luglio?
Infine c’è settembre, e non si
capisce cosa c’entri con la programmazione estiva.
Conclusione: buono agosto ma perché
agosto? Per il resto, come sempre, senza associazioni e volontari a Montegranaro
non si fa niente.
Luca Craia
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