Sono molto triste per la scomparsa di Stella. Sono
anche un po’ arrabbiato, perché la sua malattia ci ha privato della sua mente
lucida e della sua piacevole intelligenza già da tempo, e ora avere la
consapevolezza di non poterci più parlare, di non potersi più far raccontare le
sue storie, tutti quegli aneddoti sulla Montegranaro bella, quella che anche
lei aveva contribuito a creare, fa male. Di Stella ricordo le chiacchierate a
casa sua, quando non si riusciva più a smettere di farsi narrare, di farle
domande. La passione che metteva nel ricordo e nella coltivazione della memoria
era tangibile e contagiosa. Tante volte ho collaborato con lei per portare la
nostra piccola storia locale ai nostri bambini, tante volte l’ho consultata per
togliermi un dubbio, tante volte la andavo a trovare solo per il piacere di
parlare con lei.
Ma ricordo anche la sua passione civile per
Montegranaro, in particolare per il centro storico dove anche lei ha sempre
vissuto e per il quale tanto soffriva vedendolo ridotto com’è ridotto. La
ricordo a fianco di mio padre, quando ancora entrambi erano piuttosto giovani,
quando formarono i primi comitati per sollecitare la politica a interessarsi al
problema del paese antico. La ricordo a casa di mio padre a discutere, guardare
le carte, scrivere lettere.
Una donna colta, intelligentissima, acuta, capace di
passione civile e di amore per i suoi. Mi mancherà, Stella, come mancherà a
quei suoi concittadini che davvero amano questo nostro paese, pieno di
contraddizioni e di problemi, ma al quale non possiamo smettere di voler bene.
Luca Craia
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