Spesso tacere dando l’impressione è preferibile del
parlare e togliere ogni dubbio. Il nostro Sindaco dovrebbe ben saperlo eppure
ogni volta commette questo errore. È il caso dell’odierno comunicato luce, col
quale, tirando le somme di una lunga sfilza di parole inconcludenti, si dà un
messaggio chiaro e preciso: più di questo non riusciamo a fare, politicamente
non pesiamo niente sul territorio per cui ringraziate Dio, Allah o chi vi pare
se riusciamo a salvare il salvabile.
Il bello è che il Sindaco torna a parlare di sanità,
seppure sarebbe stato preferibile un più dignitoso silenzio, solo dopo lo
sferzante “svegliamarmotte” di Viviamo Montegranaro della scorsa settimana.
Evidentemente la Mancini, irritata dalle forti accuse di Lucentini & Co,
deve essere corsa ai ripari chiedendo sostegno ai vertici del suo partito che
gli hanno organizzato una bella scenografia per foto, come consuetudine.
Ma, al di là delle foto, il messaggio non sortisce
grandi effetti positivi. Veniamo a sapere che la nostra amministrazione
comunale è riuscita a mantenere quello che c’era, e neanche tutto. Fin qui non
sarebbero da elogiare ma neanche tanto da biasimare, non fosse per il concetto arrendevole
e rinunciatario, per la presa di coscienza della propria leggerezza politica, espressa
in maniera chiara e precisa. Infatti il Sindaco dice: “chiedere di tornare ai
servizi di decenni fa in un ospedale come il nostro significa essere fuori
dalla storia”. Bene Sindaco, con questo atteggiamento, dentro la storia non ci
entreremo mai.
Luca Craia
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