La maestra-sindaco ancora una volta fatica a
svestirsi del ruolo di insegnante e tratta i suoi amministrati come fossero alunni,
tra l’altro non sveglissimi. Nella sua risposta alle istanze sollevate prima da
me su queste pagine e poi da altri residenti del centro storico circa le
recenti ordinanze di divieti di sosta, il sindaco prende tutti per scemi. VI spiego perché.
Prima di tutto se è vero quello che la dottoressa
Mancini spiega, ossia che non sono stati emessi divieti di sosta in quanto la
sosta era già vietata, mi dovrebbe spiegare allora perché vengono emesse due
ordinanze. Se la sosta era già vietata bastava far rispettare il divieto. Le
ordinanze a che servono?
Non è vero che nel tratto di via Solferino interessato
dall’ordinanza c’era già un dissuasore: c’era solo per pochi metri. Nel reato del tratto di strada si è sempre parcheggiato. Così come a
Porta Romana i parcheggi che si vanno a vietare erano addirittura previsti nel
progetto di ristrutturazione realizzato dall’ultima giunta Basso.
Il Sindaco mi accusa e accusa chi si è lamentato di
non conoscere i nomi delle vie. Mi sa che si sbaglia e parla per se stessa.
Infine il nocciolo: se si vuole far rispettare alla
lettera il codice della strada lo si faccia per tutto il paese e non solo dove
fa comodo al Sindaco. Codice alla mano, a Montegranaro di zone dove si potrebbe
parcheggiare senza violare alcuna norma sono davvero poche. Se il Sindaco vuole
glie le indico una per una.
Luca Craia
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