È mia
precisa intenzione ricordare periodicamente il caso dell’antennona di San
Liborio. Lo faccio non perché sia ossessionato da questa storia ma perché ritengo
che in sé racchiuda una cospicua lista di insegnamenti che vale la pena tenere
a mente.
Prima di
tutto questa brutta storia ci ha insegnato quanto a Montegranaro siamo
spezzettati, frazionati, sbriciolati, privi di senso civico e di
comunità. Era l’occasione per dimostrare coesione e invece i cittadini di San
Liborio sono stati lasciati soli a combattere la loro battaglia. Ovviamente mi
riferisco ai cittadini, i loro rappresentanti politici hanno assunto ruoli
importanti, in positivo e in negativo. Ma ne parliamo più avanti. Ora mi voglio
riferire ai cittadini che, sollecitati sia per la raccolta firme sia per la
semplice condivisione di un problema di salute pubblica, rispondevano che da
qualche parte l’antenna doveva pur stare, oppure che era meglio che stesse a
San Liborio piuttosto che sotto casa loro.
Poi passerei
ai giochini strani, di cui a Montegranaro abbiamo maestri in quantità. In
questo caso se ne è visto un esempio favoloso: il Comitato. Il Comitato contro l’antenna
Vodafone ha avuto un comportamento da KGB de noatri favoloso. Si sono
presentati in assemblea pretendendo di prendere il controllo di ogni
operazione, hanno ritirato la petizione cartacea con tutte le firme e… sono spariti. Non
hanno avuto alcun ruolo nella trattativa con Vodafone ma hanno fatto sparire le
carte della petizione. Il loro comportamento era teso a rallentare ogni
operazione e a far apparire l’amministrazione comunale meno colpevole. Non ci
sono riusciti.
E passiamo
all’amministrazione comunale: qui abbiamo visto davvero quanto bassa sia la
qualità politica di chi ci amministra. Pressappochismo, approssimazione, uniti a
una scarsa capacità di gestione delle emergenze e a una scarsissima capacità di
comunicazione. Hanno lasciato fare alla Vodafone quello che voleva finchè i
cittadini non se ne sono accorti e si sono ribellati. Hanno fatto finta di
sostenere le istanze dei cittadini ma hanno tergiversato e perso tempo. Non
fosse intervenuta con forza l’opposizione l’antenna starebbe emettendo
radiazioni all’interno degli appartamenti circostanti.
L’opposizione:
ha fatto quello che doveva fare. Ha incontrato i cittadini, si è fatta
interprete delle istanze con un’azione politica che ha portato
alla soluzione del problema. Ha anche trovato unità, l’opposizione, e un
dialogo tra forze diverse che oggi è diventato confronto sui temi principali,
un modo democratico e più efficace di fare opposizione senza perdere la propria
identità politica.
Infine la
Vodafone. L’azienda ha vinto, perché ha dimostrato più buon senso di tutti: del
Comune che buttava via la salute dei cittadini, del Comitato che faceva i
giochetti, del privato che pensava solo ai soldi che avrebbe ricavato. La
Vodafone ha capito che non era aria e ha deciso di non metterla per niente, l’antenna,
a San Liborio. Il servizio è calato un pelino di qualità ma funziona ancora e i
problemi sono finiti. Bastava poco. Complimenti alla Vodafone.
Luca
Craia
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