Nella
giornata di ieri era anche circolata una voce circa la chiusura per inagibilità
del plesso scolastico di Santa Maria, voce che non ha però trovato alcuna
conferma. La voce era dovuta alla presenza nella scuola di uomini della
Protezione Civile che ne verificavano la stabilità. Infatti, dopo i
sopralluoghi svolti dai tecnici del Comune di Montegranaro subito dopo il sisma
del 24 agosto, sopralluoghi che avevano dato esito positivo e stabilito che
l’edificio non aveva subito danni, la Protezione Civile ha deciso di
approfondire i controlli, non si sa per quale motivo preciso, ma si può
supporre che ci sia qualcosa che meriti maggiore attenzione. Ci sono crepe
vistose sul selciato davanti alla scuola e sugli stessi muri interni, crepe che
preoccupano il personale.
Dopo il
controllo di ieri pare che anche stamane ci fossero tecnici al lavoro nel
plesso e si sa per certo che lunedì e martedì ci saranno ancora controlli, dopodiché
si deciderà il da farsi. Pare, comunque, che la scuola non verrà riaperta se
non con la certezza che sia sicura al 100%.
Certo è che,
a pochissimi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, non sapere se la scuola
sia o non sia agibile non è molto tranquillizzante, anche perché, qualora non
fosse possibile utilizzare lo stabile di Santa Maria, pare piuttosto
difficoltoso collocare i circa 500 alunni in altri plessi, specie i bambini
della scuola per l’infanzia che necessitano di attrezzature particolari come,
ad esempio, i bagni di dimensioni idonee.
Rimane
comunque la perplessità circa la necessità di una ulteriore perizia diversa da
quella effettuata dal Comune. Vale la pena ricordare che nell’Ufficio Tecnico c’è
scarsità di ingegneri e abbondanza di architetti, ma che, in casi come questo,
è preferibile l’ingegnere all’architetto. A questo punto non sarebbe sbagliato
se i genitori, per propria tranquillità, decidessero di incaricare un tecnico
di fiducia per una terza perizia che possa sgombrare il campo da ogni dubbio.
Del resto, con la vita dei bambini non si scherza.
Luca
Craia
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