Tutto
regolare, quindi, alla scuola Santa Maria stamattina per l’apertura dell’anno
scolastico. Oddio, tanto regolare no, visto che la mensa è inagibile così come quattro aule, due della scuola per l’infanzia e due delle elementari. I problemi ci
sono e probabilmente non sono nemmeno dovuti all’ultimo terremoto:
probabilmente c’erano già da prima, visto che l’amministrazione Gismondi aveva
fatto redigere un progetto per la messa a norma del plesso e aveva anche iniziato
a fare alcuni lavori.
Si era
perfettamente a conoscenza, quindi, del fatto che nell’edificio scolastico c’erano
delle criticità anche serie, tanto che il Sindaco, subito dopo il terremoto de
L’Aquila, quando ancora vestiva la divisa da insegnante e si preoccupava
giustamente degli alunni, fu molto attiva nella raccolta di firme per
sollecitare il Comune a intervenire. Ora che, però, si trova dall’altra parte
del banco fa fatica a capire quanto sia irresponsabile aprire una scuola che si
dichiara parzialmente inagibile, quanto sia insensato mandare a scuola i
ragazzi in un plesso che qualche dubbio sulla sicurezza lo suscita eccome.
Ed è proprio
il Sindaco ad assumersi la piena responsabilità dell’apertura della scuola
nonostante i problemi che ci sono. Sappiamo che la dirigente si è battuta fino
all’ultimo per evitare che accadesse e spostare gli alunni negli altri plessi,
presumibilmente più sicuri. Lo voglio ribadire perché ieri ho scritto che la
preside si stava assumendo delle gravi responsabilità ma, alla luce dei fatti,
questa responsabilità è squisitamente politica e pesa tutta sulle spalle del
Primo Cittadino.Mi scuso quindi per questa erronea accusa nei confronti della preside.
Ieri c’è
stata la processione a Santa Maria. Sono passati tutti i politici, di
maggioranza e di opposizione. Quelli di maggioranza cercando di giustificare una
decisione ingiustificabile e incomprensibile, tanto che i loro omologhi dei
comuni vicini si sono comportati all’esatto contrario. Quelli di opposizione
cercando di capire quello che stava accadendo, promettendo azioni politiche e
non solo.
Di fatto la
scuola è aperta. Ieri le stesse insegnanti hanno dovuto spostare mobili e
suppellettili dalle aule dichiarate inagibili senza che dal Comune venisse
nessuno in aiuto. E si parte. Con molti dubbi e qualche paura, forse qualcuna
più di qualche. Perché tutti piangiamo quando accadono tragedie ma, a quanto
pare, nessuno si prende la responsabilità di cercare di evitare che accadano.
Fatalismo all’italiana, incoscienza. Se io fossi il genitore di un alunno tutto
questo non lo accetterei, non lo accetto pur non essendolo. Comunque stasera è stato convocato d'urgenza il Consiglio di Istituto. Vedremo.
Luca
Craia
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