Non può
continuare a cavarsela così, il Sindaco, con un articoletto sul giornale col
quale vuole tranquillizzare i cittadini col solito “lasciateci fare, ci
pensiamo noi”. A Montegranaro la situazione è molto più che allarmante, i
cittadini hanno paura persino a girare in certe zone del paese e questo è
inconcepibile. Una comunità di soli 13.000 abitanti non può vivere con un tasso
di criminalità così elevato e con la paura di trovarsi la casa svaligiata o di
venire scippati o di essere truffati. Stiamo diventando un far west, una specie
di zona franca dove sembra che ogni malvivente sia il benvenuto. Diamo loro la
residenza, i nostri amministratori gli affittano casa.
I Rom sono
solo la punta dell’iceberg. La situazione è grave ed è dovuta principalmente
alla massiccia presenza di stranieri non occupati che di qualcosa devono pur
vivere, ma pare che nessuno si preoccupi di cosa. Così c’è il marocchino che
spaccia, l’albanese che rapina e il rom che fa il boss. Stiamo attenti, perché a
Roma, per fare un esempio, sono proprio i Rom a gestire la criminalità organizzata.
E il Sindaco
che fa? Minimizza, parla di telecamere, di filmini che aiuterebbero a fare non
si sa bene che. E se ieri si vantava di aver fatto un accordo per occupare,
sfruttandoli, i richiedenti asilo a scapito di lavoratori regolarmente pagati, oggi
ci dice che non poteva fare altrimenti e che, comunque, lei del flusso di
migranti a Montegranaro non ne sa nulla.
Un Sindaco
che amministra un paese con episodi di criminalità così gravi, costanti e
ripetuti nel tempo, con una situazione in crescendo, non va dal Prefetto per
farsi la foto da mettere sul giornale e vantarsi di aver fatto un accordo, tra
l’altro, molto discutibile sul lavoro presunto volontario dei migranti. Va dal
Prefetto e cerca una soluzione, avanza proposte, pretende interventi e
controlli. Non si può sempre minimizzare perché così facendo si possono anche
convincere i cittadini ma i problemi non si convincono, rimangono e si aggravano.
Luca
Craia
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