In Italia c’è
una normativa che regola l’accensione degli impianti di riscaldamento, sia
pubblici che privati. Tale normativa stabilisce quando sia possibile accendere
i termosifoni e quando no. Nella nostra zona la legge prevede l’accensione del
riscaldamento il primo di novembre. Capita, però, che le condizioni climatiche
peggiorino prima del tempo e si renda necessario accendere gli impianti in
anticipo. In questo caso sarebbe necessaria un’ordinanza del Sindaco che
autorizzi l’avvio degli impianti di riscaldamento.
Ora, la
normativa, almeno nei piccoli centri, di soliti viene disattesa perché mancano
i controlli, per cui ognuno accende quando gli pare senza che gli dica nulla
nessuno. Per accendere gli impianti di riscaldamento nei luoghi pubblici, come
scuole o uffici, è necessario che il Sindaco emetta l’ordinanza che lo autorizzi.
In molti
Comuni i Sindaci stanno emettendo queste ordinanze, non tanto per autorizzare i
cittadini ad accendere ed evitare eventuali potenziali sanzioni, quanto per
dare modo agli edifici pubblici, in particolare le scuole, di riscaldare gli
occupanti, nella fattispecie i bambini. A Montegranaro no. Stamattina, giornata
particolarmente fredda e umida, i bambini sono andati a scuola incappottati e
sono rimasti incappottati anche in aula, perché il Sindaco non ha dato
disposizioni perché si accendessero i riscaldamenti. Eppure il nostro Sindaco è
una maestra e dovrebbe essere sensibile a queste cose. Inoltre ricordate che,
se accendete i riscaldamenti in casa, siete passibili di sanzioni che possono
essere anche salate.
Luca
Craia
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